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Il Consiglio di Stato dice no alla riduzione dell’orario lezioni negli istituti tecnici e professionali

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Con questa ordinanza il Consiglio di Stato ha preso atto del parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, che era stato fortemente critico, e ha ritenuto che l’amministrazione non possa “esimersi dal rideterminarsi sulla definizione dell’orario complessivo annuale delle lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e delle seconde e terze classi degli istituti professionali”.
Il Tar del Lazio aveva accolto la richiesta di sospensiva formulata dallo Snals-Confsal e da numerosi docenti e genitori di alunni di istituti tecnici e professionali; aveva anche ordinato al Ministero di acquisire il parere obbligatorio del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e di valutarlo.
In un comunicato, il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha espresso “soddisfazione per la pronuncia del Consiglio di Stato, soprattutto per l’equilibrio dimostrato dai giudici di Palazzo Spada che hanno coniugato la necessità di mantenere nell’alveo della legittimità l’azione amministrativa con gli interessi di tutti i componenti della scuola a salvaguardia della qualità dell’offerta formativa”.
 
Per visionare l’Ordinanza del Consiglio di Stato del 28 settembre 2010 consulta il box “Approfondimenti” di questa pagina.