La pandemia ha aumentato gli abbandoni e fatto crollare gli apprendimenti. Anche per dare risposte a questa triste tendenza, dal 18 al 20 febbraio a Roma si svolgeranno gli Stati generali della Scuola. All’iniziativa, organizzata dalla Flc-Cgil e dall’Unione degli studenti, hanno già aderito oltre 600 studenti, più numerose realtà sociali e politiche.
Il dibattito – al quale parteciperanno Libera contro le mafie, Legambiente, ActionAid, Priorità alla Scuola, Arci, Sbilanciamoci, altre realtà associative – intende affrontare i nodi venutisi a creare nella scuola con lo scoppio della pandemia, che ha reso ancora evidenti le carenze sue strutturali.
“L’edilizia scolastica, le classi sovraffollate, l’ecologia integrale, il diritto allo studio, i trasporti pubblici, il benessere psicologico sono solo alcuni dei temi che abbiamo messo al centro del dibattito negli scorsi mesi”, ricorda il sindacato della scuola guidato da Francesco Sinopoli.
Il sindacato Confederale ricorda le azioni di mobilitazione condotte negli ultimi mesi: “da un anno abbiamo avviato e aderito alla campagna “Cantiere Scuola“, abbiamo discusso e ci siamo confrontati per ricostruire un nuovo immaginario del sistema educativo del nostro paese. Il 19 Novembre, il 10 e il 16 dicembre a migliaia siamo scesi nelle piazze del Paese, abbiamo occupato e autogestito scuole”.
La tre-giorni servirà a “mettere a sistema tutte le riflessioni e i ragionamenti che abbiamo prodotto. È a partire dalla scuola e dai luoghi della formazione che possiamo immaginare una società più equa e avviare l’uscita del nostro paese dalla crisi economica e sociale. Sarà un momento fondamentale per una riflessione collettiva sul ruolo sociale e politico della scuola”.
“Saranno tre giorni – continua la Flc-Cgil – di dibattito in cui ci confronteremo su come il sistema educativo del nostro paese debba cambiare. Invitiamo tutte le organizzazioni e i movimenti del paese a partecipare a questo momento. Invitiamo la politica tutta ad ascoltare le riflessioni e le elaborazioni che tutte e tutti costruiremo”.
“Vogliamo scrivere una riforma della scuola pubblica a partire da chi la vive tutti i giorni: centinaia di studenti e associazioni da tutto il paese riunirsi per scrivere un nuovo modello di scuola e presentarlo alla politica”, hanno scritto i giovani dell’Uds.
Secondo Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, “è necessario ripensare strutturalmente e complessivamente l’intero mondo della scuola. Vogliamo che la politica ascolti la componente studentesca, in quanto categoria maggiormente colpita dalla pandemia e non solo; vogliamo risposte concrete, una volta per tutte”.
“Gli Stati Generali – continua Redolfi – saranno un momento storico per il nostro paese, in cui studenti e studentesse da tutta Italia si riuniranno a Roma assieme a realtà politiche e sociali, per ricostruire un nuovo immaginario di scuola. Non possiamo più aspettare, una riforma dell’istruzione pubblica del nostro paese non è solo possibile, ma necessaria”.
Venerdì 18: Apertura Stati Generali 18.30 – 20.30 – Snodo (Via del Mandrione, 63)
Sabato 19: Tavoli di lavoro e socialità – Università La Sapienza, Piazza del Parco Caduti 19 luglio 1943
Domenica 20 Dibattito e conclusioni plenarie – Teatro Italia
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