Attualità

Il Covid ora fa paura: oltre 15 mila casi positivi, la dad anche nel Lazio

Supera anche la soglia dei 15 mila il numero dei contagiati di Coronavirus. Ma soprattutto preoccupa il numero dei morti, che sale a 127, e il record assoluto di positivi in Lombardia che ha fatto registrare oltre 4.126 casi in un solo giorno.

Un record che preoccupa

L’ennesimo salto in avanti di casi di Covid giunge, tra l’altro, alla vigilia delle contestate prime prove (150 minuti ciascuna) del concorso straordinario per selezionare 32 mila nuovi docenti (gli spazi utilizzati saranno tutti igienizzati prima e dopo le prove e la media sarà di 10 candidati per aula) con gli ultimi appelli andati ancora una volta a vuoto.

Nel frattempo, le regioni adottano le cautele per evitare che i contagiati si allarghino a macchia d’olio: stop agli spostamenti notturni nelle province della Campania, ai centri commerciali non alimentari del Piemonte e agli spostamenti in Lombardia. In quest’ultima regione, governata da Attilio Fontana, scatta anche il ricorso alla didattica distanza totale per le scuole superiori, a partire da lunedì 26 ottobre.

Sempre più Dad alle superiori

Il tentativo di alleggerire il carico di passeggeri riguardante Piemonte e la Liguria già da ieri hanno stabilito l’obbligo per le classi dalla II alla V delle superiori di seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica digitale a distanza, in alternanza con la presenza in aula. Anche il Lazio si starebbe adeguando producendo una ordinanza ad hoc con il coprifuoco alle 24 e la didattica a distanza per metà delle ore settimanali. E anche la riapertura delle scuole primarie in Campania per lunedì è a forte rischio.

Dpcm esecutivo, ma…

Intanto, in queste ore sono diventate operative le misure del Dpcm del 18 ottobre per la scuola che prevedono maggiore ricorso alla didattica a distanza e apertura degli istituti anche dopo le 9 in situazioni di particolare rischio. Alcune regioni, come l’Umbria, hanno però confermato che tutti gli istituti entreranno alle ore 8: d’altra parte, perché degli studenti che, soprattutto nelle località meno vaste, arrivano con i pullman davanti un istituto scolastico alle 7,40 dovrebbero attendere fino alle ore 9 per entrare in classe?

Alessandro Giuliani

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