Quale curricolo per l’educazione civica e come andrà declinato nei vari ordini di scuola, oggi che diventa obbligatorio dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria?
Innanzitutto, ricordiamo, il curricolo sarà elaborato dai docenti dell’istituto in chiave progettuale, con la finalità di proporre un percorso formativo organico e completo adeguato all’ordine di scuola e alla classe cui si riferisce, e che agisca su vari livelli di competenze, da quelle più largamente riferite al senso civico, al rispetto degli altri, delle regole (comprese quelle relative al Covid) e dell’ambiente, a quelle più specificamente legate agli articoli di legge e alla Costituzione.
La legge 92/19
La legge 92/19 prende come punto di partenza la Costituzione come progetto di democrazia.Occorre conoscerne la storia e la struttura, l’ordinamento dello Stato, i diritti e i doveri, ma soprattutto occorre lavorarci in modo progettuale, come dicevamo prima, per far sì che i ragazzi riflettano, lavorino, si formino, agiscano come cittadini.
Le proposte progettuali
L’offerta formativa di Tecnica della Scuola in fatto di Educazione Civica si compone di tre corsi.
- La nuova Educazione Civica, della formatrice Anna Maria Di Falco, in programma il 4 e il 5 novembre. Il corso offre proposte organizzative per tutti i gradi di scuola, con l’obiettivo di dare un contributo al lavoro collegiale dei docenti in questo primo anno di sperimentazione del curricolo di Educazione Civica.
- Lo sviluppo sostenibile nella nuova Educazione Civica, di Fiorenza Rizzo, in programma dall’11 al 25 novembre. Il corso si propone di dare ai docenti del secondo ciclo indicazioni sull’aggiornamento del curricolo quinquennale di Scienze Naturali, in coerenza con le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica. Le tematiche: lo Sviluppo sostenibile, l’educazione ambientale, la conoscenza e la tutela del patrimonio del territorio.
- Digibimbi, idee per una didattica digitale nella scuola dell’infanzia e primaria, di Rodolfo Marchisio, in programma dal 26 novembre al 3 dicembre. Un corso di assoluta urgenza pedagogica. Da anni, infatti, maestre di scuola materna e primaria sentono il bisogno di introdurre il discorso (riflessione e pratica) dell’uso digitale coi loro bimbi (3- 7/8 anni) che vivono in un mondo in cui i loro adulti (ab)usano di device (smartphone). Se pensiamo che prima ancora di nascere, i bambini vedono pubblicata la propria ecografia sui social, acquisendo in quello stesso istante una cittadinanza digitale, ci rendiamo conto dell’entità della questione.