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Il decreto 137 passa in Commissione

Prosegue in Commissione Cultura della Camera l’esame del decreto legge 137 Nella giornata del 23 settembre si è svolta una lunghissima riunione della Commissione stessa (più di 7 ore di lavoro) nel corso della quale sono stati presi in considerazione 122 emendamenti presentati sia dall’opposizione sia dalla maggioranza.
Una delle modifiche approvate è stata presentata dalla stessa presidente della Commissione Valentina Aprea e riguarda il ripristino del voto in decimi per l’esame di stato conclusivo del I ciclo di istruzione (attualmente l’esame si conclude con il giudizio sintetico di sufficiente, buono, distinto oppure ottimo)
Alla discussione ha partecipato anche il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che ha dato un giudizio positivo sul dibattito.
Di parere diametralmente opposto i deputati del PD che hanno denunciato un atteggiamento di “forte chiusura” da parte della maggioranza: “Non c’è stato dialogo, ma un no della maggioranza su tutta la linea. Noi abbiamo cercato di proporre degli emendamenti per contenere il danno che provocherà questo decreto” ha dichiarato al termine della giornata Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione.
Lo scontro più vivace si è avuto sull’articolo 4 che prevede il ritorno al “maestro unico”: l’opposizione ne ha chiesto la cancellazione, ma i numeri hanno dato ragione alla maggioranza; delusione dell’MPA, che fa parte della coalizione di Governo, che chiedeva di eliminare l’articolo 4 (“Non ci riconosciamo in questa riforma”, aveva dichiarato pochi giorni fa il deputato dell’ MPA Arturo Iannaccone).
Altra modifica proposta dalla Commissione riguarda la possibilità per i futuri insegnanti che frequentano quest’anno i corsi abilitanti delle Ssis di accedere alle graduatorie permanenti.
Va segnalato che è stato approvato un emendamento del Pd che prevede che, nella valutazione del rendimento scolastico degli alunni, gli insegnanti dovranno tenere conto delle eventuali condizioni di disabilità o dei disturbi specifici di apprendimento.
La presidente Aprea, infine, ha assunto l’impegno di presentare direttamente in aula un emendamento a nome della commissione per evitare che l’alunno venga bocciato con una sola insufficienza, come previsto dal testo attuale.
Nella giornata del 24 il provvedimento dovrà acquisire il parere della Commissione Affari costituzionali. A partire dal prossimo lunedì 29 andrà in aula per il voto definitivo previsto per il giorno successivo.
Reginaldo Palermo

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