I lettori ci scrivono

Il decreto legge non pensa ai supplenti temporanei

Con un decreto legge si assicura  ovvero si impone come obbligo  la didattica a distanza per la conclusione dell’anno scolastico senza un passaggio con i sindacati nelle scorse settimane per stabilire almeno un minimo di regole a livello nazionale, lasciando i docenti (sulle cui spalle é caduta tale metodologia di Stato)  in piena balia dei DS circa le regole e gli orari, mentre si dice tutto e il contrario sulla fine dell’anno scolastico 2019/20 e l’inizio del nuovo a.s. e si disegnano scenari sulla fine dell’anno scolastico, laddove gli altri Paesi sono stati molto più  chiari, non seguendo questa volta il famoso “Modello Italia”.
Per decreto si bloccano poi i precari di seconda e terza fascia, mentre si pretende dai Docenti una didattica a distanza da un giorno all’altro, il MI ammette con arroganza di non essere in grado di aggiornare le GI, o meglio di non voler aggiornare le graduatorie, facendoci credere che sarebbe impossibile poyerlo fare.
La verità é che si temono i trasferimenti di provincia dei docenti in GI e si vuole il prossimo anno l’allineamento dell’aggiornamento delle Gae, aggiornate già lo scorso anno, con quelle delle Graduatorie di Istituto, in contrasto con quanto il medesimo governo aveva scritto nel DL 126.  Scrive una cosa a dicembre e se le rimangia a maggio grazie agli intervento dei ministeriali.
Ma come non tacere l’insensibilità verso i supplenti temporanei  che hanno perso la supplenza, per loro non è stato previsto nulla.  Bisognava assicurare a quelli che avevano lavorato almeno 90 giorni la validità giuridica dell’anno di servizio.

Scuola Bene Comune

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Compie 100 anni la Scuola Ebraica Elementare ‘Vittorio Polacco’: ha istruito tutti i bambini (non solo ebrei) e presto raddoppierà col liceo

La Scuola Ebraica Elementare 'Vittorio Polacco' di Roma ha compiuto i suoi primi 100 anni:…

25/11/2024

Bruciare una foto non è solo un oltraggio alle istituzioni, è anche una rinuncia alla nostra civiltà

E’ successo di nuovo. Un’altra fotografia del Ministro Valditara è stata bruciata, a Roma, davanti…

24/11/2024

Educazione affettiva scuola, l’80% degli italiani sarebbe d’accordo: lo dice lo studio non profit “Prima che sia troppo tardi”

Per otto italiani su dieci la violenza di genere è un fattore preoccupante: ritengono infatti…

24/11/2024

Concorsi per l’insegnamento della musica: non mancano le stranezze

Appartengo alla comunità di Docenti di Musica che segue indirettamente, in quanto già in ruolo…

24/11/2024

Sul “caso di Terlizzi” ci sono le precisazioni dell’avvocato della madre: si tratta di un “decreto penale di condanna” e non di una “sentenza di condanna”

L’ Avvocato Corrado Bonaduce, in qualità di difensore di fiducia della “donna terlizzese”, cui fa…

24/11/2024

Educazione affettiva e sessuale, un processo lungo e delicato

Egregio Direttore, mi capita spesso di leggere gli articoli sul suo giornale, le invio perciò…

24/11/2024