E’ stato approvata da poco alla Camera la legge di conversione del decreto sulla funzionalità del sistema scolastico.
Per il decreto scuola, alla Camera tutto è filato liscio e a metà mattina il disegno di legge è stato definitivamente approvato, senza troppe difficoltà.
Scontate le dichiarazioni di voto contrario rese dalle opposizioni, meno scontata invece la “tirata di orecchie” del presidente Giachetti al sottosegretario Gabriele Toccafondi che alle 9,05, e cioè al momento, dell’inizio dei lavori non era ancora in aula.
“Onorevole Toccafondi – ha sottolineato il presidente – ovviamente la seduta era convocata alle 9, sono le 9,11, davvero spero che non si ripeta un episodio così spiacevole”.
Il Governo è riuscito anche ad evitare il ricorso al voto di fiducia che avrebbe certamente provocato le proteste della minoranza e forse anche qualche malumore fra gli stessi deputati della maggioranza.
Il provvedimento, alla fine, è stato approvato con la stessa identica forma con cui era passato al Senato.
Particolarmente attesa era la disposizione per il raddoppio dei compensi per i commissari di concorso che però, per diventare operativa, dovrà essere recepita da un apposito decreto ministeriale da emanarsi entro 30 giorni dalla entrata in vigore della legge.
In un nostro precedente articolo tutte le disposizioni del provvedimento
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