“Il riconoscimento del merito spetterà solo al 5% del personale docente. Altro che epocale, quella che si prospetta è una riforma per pochi eletti. Galeotto il Def che svela il bluff sulla Buona scuola”. A dirlo è la senatrice del gruppo Misto, Maria Mussini.
“Nel Documento di economia e finanza, inoltre – denuncia la senatrice – non c’è la minima traccia dei 40 milioni che il ddl Giannini destina alla formazione obbligatoria dei docenti. E che dire delle coperture per la digitalizzazione? Ben 90 milioni, stanziati dal governo Letta, che saranno sottratti al Fondo per il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche a cui dovranno provvedere fatalmente le famiglie”.
Secondo Mussini, insomma, “con il Def il gioco delle tre carte da parte del governo è finito. E’ scandaloso – conclude – che sull’altare dell’innovazione didattica si possano sacrificare risorse che andavano destinate al funzionamento ordinario degli istituti mentre per le scuole paritarie saltino fuori ben 471 milioni di euro”.
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