Lo ha annunciato, come riferisce l’Ansa, un comunicato diffuso dal ministero delle Finanze.
“Per ordine del primo ministro Antonis Samaras, una prima somma di 17,6 milioni di euro proveniente da attività illegali contro lo Stato sarà restituita alla società greca nei settori della sanità e dell’istruzione”.
Di tale somma, precisa il comunicato, 13 milioni saranno destinati alla sanità pubblica per finanziare gli interventi chirurgici dei pazienti che non godono della previdenza sociale e quattro milioni alle necessità di alloggio di 3.000 studenti e per l’acquisto di computer per i non vedenti”.
Se però questa decisione venisse presa anche in Italia, e posto che tutti i livelli di corruzione venissero scoperti, significherebbe disporre di oltre 5 miliardi di euro che, a conti fatti e anche se divisi con la sanità, per la scuola significherebbero una più che salutare boccata di ossigeno.