Tutte le organizzazioni sindacali presenti hanno proposto le seguenti modifiche:
1 Procrastinare la data di scadenza di presentazione delle domande (15 gennaio 2015), considerando che ci sono le vacanze natalizie;
2 Aggiungere, riguardo alle penalizzazioni per coloro che hanno i requisiti per accedere al trattamento pensionistico ma non posseggono 62 anni di età, la frase “salvo diverse disposizioni di legge (con riferimento all’emendamento approvato alla Camera);
3 Consentire alle donne che optano per il sistema contributivo (Legge Maroni) di poter andare in pensione anche successivamente al 1° settembre 2015;
4 Far riferimento alla circolare Inps per la 6ª salvaguardia per evitare la ripresentazione delle domande di coloro che le avevano già presentate e non sono rientrati nei 2.500 che sono stati collocati in pensione con la 4ª salvaguardia;
5 Collocare in pensione tutto il personale in esubero che, al 31/8/2015, possiede l’età di anni 62 e 42 anni e 6 mesi, nel caso degli uomini, e 41 anni e 6 mesi, per le donne.
Tuttavia, scrive la Uil-Scuola, la circolare non ha recepito alcuna modifica di quelle proposte da tutti i sindacati, ad eccezione del riferimento alla circolare Inps per la 6ª salvaguardia.
Viene ribadito che le dimissioni dal servizio vanno presentate, mediante la procedura “on line” del sistema Polis del Miur, da tutto il personale della scuola.
Presenterà, invece, le dimissioni in forma cartacea, con successive istruzioni, il personale della 6^ salvaguardia che rientrerà nei 1.800 nominativi che potranno accedere al trattamento pensionistico per aver fruito di permessi nel 2011 per l’art. 33 comma 3 della legge 104/1992 e dell’art. 42 del D. L.vo 151/2001.
Il personale in servizio all’estero potrà presentare l’istanza anche con modalità cartacea.
Unica vera novità è la possibilità del collocamento a riposo d’ufficio per tutto il personale che, entro la data del 31/8/2015, possiede anni 62 di età e 42 anni e 6 mesi, per gli uomini, e 41 e 6 mesi, per le donne, senza arrotondamenti.
Rende perplessi la formulazione di tale facoltà dell’Amministrazione che, con preavviso di 6 mesi, può risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro.
Si riafferma, comunque, che per il personale docente ed Ata la data di scadenza del 15 gennaio 2015 vale per:
1 Dimissioni volontarie dal servizio;
2 Richiesta di pensionamento con permanenza in servizio a “part time”;
3 Richiesta di permanenza in servizio oltre l’età di vecchiaia (anni 66 e mesi 3) per raggiungere il minimo per ottenere la pensione (anni 20);
4 Ritirare le dimissioni.
Per i dirigenti scolastici, invece, che intendono usufruire delle particolari disposizioni che regolano le cessazioni dal servizio, la data di scadenza è il 28 febbraio 2015, ai sensi dell’art. 12 del CCNL dell’Area V.
Il testo della circolare applicativa dell’11 dicembre 2015 prot. n. 18851
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