Categorie: Attualità

Il dettato si fa con Twitter: è successo in Francia

Il dettato è uno dei cardini dell’educazione primaria francese, la prova che comincia selezionare chi padroneggia l’ortografia e chi no. Sapere scrivere correttamente è fondamentale in tutte le lingue del mondo, ma la Francia ne ha fatto un’ossessione: quando nel 1985 il celebre giornalista letterario Bernard Pivot ha creato il «Dicos d’or», campionato mondiale di ortografia, ha assecondato più che inaugurato una grande passione nazionale. 
Partendo da queste premesse e visto pure che le tecnologie hanno in sé elementi assai positivi pere migliorare l’andamento didattico dei ragazzi, Ostiane Mathon, maestra elementare della scuola Saint-Louis Montcalm, nel XVIII arrondissement di Parigi, sta usando Twitter per il dettato con i suoi bambini di nove anni (CM1 classe moyenne 1). 
Il momento del dettato i Francia è spesso circondato da pressioni di genitori e insegnanti, e ansie degli allievi, e così la maestra Mathon ha deciso di continuare a pretendere ottimi risultati, ma in un clima più disteso e coinvolgente per i ragazzi. Nel 2012, ha creato l’account Twitter @ClasseMmeMathon, e il blog http://lewebpedagogique.com/bbbpostiane/ per «condividere le scoperte, le produzioni e le domande» degli allievi. 
La procedura appare singolare. La maestra declama una sola frase, della lunghezza più o meno pari a un tweet di 140 caratteri. «Come in un dettato classico, gli allievi hanno carta e penna e prima scrivono regolarmente le parole», racconta la signora Mathon a 20minutes.fr. Alla fine dell’esercizio non ci sono voti ma i bambini che hanno scritto la frase senza errori possono pubblicarla sul conto twitter, con il loro nome. «Twittano il loro successo», dice Mathon. 
Con l’hashtag #Dictée0Faute (dettato zero sbagli), l’alunna Auriane twitta: «Sono stata nominata esperta in #orth (ortografia) perché ho fatto due dettati senza errori. La prossima volta sarò io a preparare il dettato». 
In Francia sono ormai 199 le scuole che hanno aperto un account twitter e lo usano per il dettato, seguendo l’esempio del maestro Masson @Classe_Masson, il precursore di una scuola elementare di Dunquerque. 
«I bambini sanno che tutti leggeranno il loro tweet e fanno più attenzione all’ortografia – dice Jean-Roch Masson -, l’aspetto ludico di twitter facilita l’apprendimento. Adorano cercare le lettere sulla tastiera». 
Gli insegnanti sono incoraggiati dal ministero dell’Educazione nazionale, che ha lanciato la campagna «Fare entrare la scuola nell’era digitale» in occasione del rientro di settembre 2013.

Pasquale Almirante

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