Sta suscitando polemiche la decisione presa dall’istituto comprensivo Ponte nelle Alpi, a Cadola in provincia di Belluno, dove attraverso una circolare della dirigente scolastica le famiglie sono stati informate dell’esistenza di un diario messo a punto dalla scuola stessa per il prossimo anno scolastico. All’interno del diario, gli alunni troveranno anche il libretto delle assenze, il regolamento di istituto e le comunicazioni ufficiali. Il tutto, riferisce l’agenzia Ansa, a un costo contenuto: 6 euro. Il problema, sollevato da una parte dei genitori, è che la circolare si chiude con una frase sottolineata in cui la preside avvisa che “Quel diario sostituisce a tutti gli effetti il diario scolastico e sarà l’unico ammesso a scuola”. Con postilla conclusiva, tra parentesi, nella quale si spiega che l’iniziativa è nata per “evitare di comperare altri costosissimi diari”.
La notizia, riportata dal portale Skuola-net che ha raccolto la segnalazione di una mamma che non ha gradito l’iniziativa e pubblicata sul ‘Il Gazzettino’, ha suscitato diverse reazioni. “L’imposizione – assicura Mario Rusconi, vicepresidente Anp – è illegittima. Le famiglie possono tranquillamente rifiutarsi di acquistare il diario della scuola. Si tratta infatti di un’ingerenza sulle scelte delle famiglie. Anche se il prezzo è contenuto, resta il fatto che i genitori non sono in obbligo di versare soldi. Addirittura, ci tengo a sottolinearlo, le famiglie non sono obbligate neanche all’acquisto dei libri di testo, figuriamoci del diario”. Ma non è tutto: “Purtroppo – continua Rusconi – accade anche che alcune scuole inseriscano all’interno dei diari messaggi promozionali inappropriati: come ad esempio inserire il nome del sindaco come figura istituzionale che poi, di lì a pochi mesi, si presenta alle elezioni. Chiedo a tutte le scuole: evitate di accadere in questi errori”, conclude il rappresentante Anp.
La scuola ha replicato sottolineando che a prendere la decisione è stato il collegio docenti e ratificata con il voto dal consiglio di istituto: quindi, la procedura adottata non farebbe una piega. Ed a scanso di equivoci, “resta comunque valido l’invito a tutti genitori di rivolgersi alla scuola per discutere di qualunque problematica”.
Da quel che abbiamo compreso, tuttavia, non tutto sembra chiarito: come si comporterà la scuola, ad esempio, con gli alunni che non acquisteranno il diario imposto dalla scuola? Visto che non sono obbligati, come ha spiegato il rappresentante dell’Associazione nazionale presidi, a rigor di logica non potrebbero nemmeno essere puniti.
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