Come ogni anno, a settembre, attendiamo e ci prepariamo ad un nuovo anno scolastico pieni di entusiasmo e di buoni propositi.
Purtroppo per noi, genitori della VO dell’Istituto “Boselli” di Torino, questo inizio non è stato per nulla né semplice né promettente.
Infatti al rientro nelle classi i nostri ragazzi hanno trovato alcune sorprese: un significativo numero dei loro professori, che li seguiva da anni (anche con la funzione di coordinatore di classe), non avrebbe più potuto essere in classe con loro e, alcuni non avrebbero potuto concludere, insieme ai loro studenti, l’ultimo anno di studi e prepararli a sostenere l’esame finale, tutto ciò nonostante avessero costruito un reciproco rapporto di fiducia e stima non solo dal punto di vista professionale ma anche umano.
Ci viene comunicato dalla scuola che questi docenti sono stati assegnati ad altre classi, anche situate in plessi diversi dell’Istituto Boselli di Torino, senza fornirci alcuna motivazione.
Veniamo a conoscenza del fatto che l’unica motivazione è la decisione arbitraria ed autoritaria del dirigente scolastico, il quale non ha tenuto conto del criterio più importante e condiviso da ogni collegio docenti: la continuità didattica, alla quale si deroga solo per valide e pertinenti motivazioni che, nel nostro caso, non sono mai emerse.
Inutili sono stati, fin ora, i confronti con il dirigente scolatico e le proteste di tantissimi studenti, anche non direttamente coinvolti, ma preoccupati per il loro futuro e solidali con i loro compagni e, per tutti noi, faticoso motivare i nostri figli ad essere ottimisti.
Ci chiediamo: ma la Scuola non dovrebbe essere il luogo in cui le nuove generazioni crescano credendo che possa esistere una società giusta e democratica, nella quale gli adulti che la guidano siano essi stessi degli esempi da seguire di coerenza, trasparenza e giustizia?
Famiglie studenti della VO dell’Istituto BOSELLI DI TORINO