Personale

Il docente che denigra i colleghi, non solo rischia la sanzione ma anche la querela per diffamazione

La scuola è un luogo di relazioni dove, anche laddove ci fossero incomprensioni e conflittualità, bisogna fare attenzione a non sconfinare con le denigrazioni e le diffamazioni. I docenti che pubblicamente, alla presenza di alunni o di altri colleghi, in classe o negli organi collegiali, denigrassero altri professori, non solo rischiano una sanzione disciplinare ma ci sarebbero anche i presupposti della querela.

Critiche e diffamazioni, rischio sanzione

Se un docente, mancando di deontologia professionale, si lanciasse in critiche e denigrazioni dell’operato di un altro professore con i suoi studenti o con altri colleghi, commetterebbe un grave errore. Non solo è una cosa profondamente sbagliata dal punto di vista deontologico, ma potrebbe anche comportare il rischio di una sanzione disciplinare da parte del proprio dirigente scolastico. Se poi, ad agire in questo modo, fosse un collaboratore del dirigente scolastico, la gravità del gesto potrebbe assumere dimensioni maggiori.

È importante sottolineare che ai sensi dell’art.12, comma 2, del DPR 62/2013, il docente, salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, si deve astenere da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’amministrazione. È opportuno evidenziare anche che il docente, ai sensi dell’art.3, comma 2, del DPR 62/2013, rispetti i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisca in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi.

Discreditare i colleghi davanti ad un’intera classe significa, senza ombra di dubbio, violare le norme suddette. Offendere pubblicamente un collega, mettendo in dubbio la sua professionalità davanti agli inermi studenti, equivale a fare dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’amministrazione.

È utile specificare che i comportamenti di docenti che, durante le loro ore di lezione o durante le attività collegiali, criticano e diffamano il lavoro di altri docenti, sono atteggiamenti che non rispettano i principi di ragionevolezza, di equità, di correttezza e buona fede.

Tali comportamenti tenuti da alcuni docenti dovrebbero essere sempre stigmatizzati dai Dirigenti scolastici che, in caso di testimonianze degli alunni, dei genitori o del personale scolastico, dovrebbero agire contro il docente, avviando l’iter per un’eventuale sanzione disciplinare nei suoi confronti.

Quando la critica diventa diffamazione

Se un docente diffamatore tende a colpire l’onorabilità professionale dei sui colleghi, cercando di ridicolizzarli agli occhi dei suoi studenti, utilizzando impropriamente il suo ruolo di educatore, non solo compie un’azione sgradevole ma sconfina in un vero e proprio reato. Un caso del genere, se effettivamente riscontrato, può infatti sfociare in una condanna penale per diffamazione. Il reato di diffamazione scatta quando un soggetto, comunicando con più persone, offende la reputazione di un terzo assente. Nel caso quindi in cui un docente, che si rivolge ai suoi alunni durante l’ora di lezione o ai colleghi durante un’attività collegiale, sostenendo che un altro docente non va ascoltato perchè non è in grado di svolgere il suo ruolo, potrebbe essere querelato per diffamazione.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n.42064/2007 ha precisato che: “In tema di tutela penale dell’onore, al fine di accertare se l’espressione utilizzata sia idonea a ledere il bene protetto della fattispecie incriminatrice di cui all’art.594 codice penale, occorre fare riferimento ad un criterio di media convenzionale in rapporto alle personalità dell’offeso e dell’offensore nonché al contesto nel quale detta espressione sia stata pronunciata ed alla coscienza sociale”.

Lucio Ficara

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024