È finita l’era dei TFA per abilitarsi su disciplina o specializzarsi sul sostegno, ma allora come farà a conseguire altre abilitazioni il docente di ruolo?
La domanda ci viene posta da un docente già di ruolo che vorrebbe acquisire altre abilitazioni all’insegnamento per fare la mobilità professionale. Ci chiede se potrà fare il concorso a cattedra per aspirare ad un nuovo ruolo in altra classe di concorso dove non è al momento abilitato.
Rispondiamo che il concorso a cattedra, che molto probabilmente verrà bandito nel 2018, non è accessibile ai docenti che sono già di ruolo.
Il nuovo concorso a cattedra è riservato ai neo laureati o ai laureati che non hanno mai insegnato, infatti per loro c’è il FIT il nuovo percorso abilitante che dura tre anni ed è accessibile a chi vince il concorso. Per entrare a fare il concorso per il FIT servono oltre la laurea con i crediti formativi universitari adeguati, altri 24 CFU nel settore antropo-psico pedagogico e metodologie. Per i docenti già abilitati, ma che sono ancora precari, c’è un concorso riservato senza numero chiuso. Tale concorso prevede solo una prova orale e poi c’è l’inserimento in una graduatoria regionale di merito. In ogni caso prima di entrare in ruolo ci sarà un anno di supplenza annuale e solo al termine di questo anno che chiude il percorso triennale del FIT, il docente potrà considerarsi di ruolo.
Invece il docente già di ruolo che vuole prendersi un’altra abilitazione, ai sensi del comma 3 dell’art.4 del d.lgs. n.59 del 13 aprile 2017, potrà abilitarsi in altra classe di concorso o specializzarsi in sostegno nell’ambito della collaborazione di cui all’articolo 2, comma 3 del suddetto decreto legislativo, e in coordinamento con il Piano nazionale di formazione di cui al comma 5 del medesimo articolo, attraverso cui saranno organizzate specifiche attività formative riservate a docenti di ruolo in servizio che consentano di integrare la loro preparazione al fine di poter svolgere insegnamenti anche in classi disciplinari affini o di modificare la propria classe disciplinare di titolarità o la tipologia di posto incluso il passaggio da posto comune a posto di sostegno e viceversa, sulla base delle norme e nei limiti previsti per la mobilità professionale dal relativo contratto collettivo nazionale integrativo.
In buona sostanza i docenti già di ruolo non accederanno più ai concorsi a cattedra e non saranno chiamati nemmeno a frequentare i TFA, per loro, nel caso volessero abilitarsi in una classe di concorso affine a quella di titolarità o in altra classe di concorso oppure acquisire il titolo di specializzazione del sostegno, saranno organizzate specifiche attività formative attraverso una collaborazione strutturata e paritetica fra scuola, università e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, di seguito denominate «istituzioni AFAM», con una chiara distinzione dei rispettivi ruoli e competenze.
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