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Il docente solo e abbandonato: occorre ripristinare la compresenza

I docenti sono sempre più soli a cercare di controllare e gestire le classi di alunni senza educazione, allevati allo stato brado e senza un minimo di regole da seguire.

Appare sempre più urgente, nel quadro veramente fosco e penoso in cui è caduta la scuola, provvedere ad affiancare un altro docente e quindi ripristinare nella scuola la compresenza.

È diventato veramente difficile controllare le classi e far sì che sia un solo docente a farlo.

Le generazioni di alunni che stanno arrivando nelle scuole sono sempre più incontrollabili (con diverse problematiche per lo più legate a comportamenti devianti); infatti sono per lo più iperattivi, si muovono in continuazione, si alzano senza chiedere il permesso al docente, chiedono di andare spesso in bagno, hanno gravi difficoltà di concentrazione, hanno problemi di dislessia e di disgrafia: insomma, è una generazione molto problematica e l’istituzione scuola non può pretendere che sia un solo docente a risolverla.

Occorre, quindi, correre ai ripari subito prima che tutto il sistema crolli.

Sono ormai lontanissimi i tempi, quasi siano passati secoli da quando il docente era rispettato dagli alunni e per i genitori la parola dell’insegnante era sacra e non si discuteva. Due mondi opposti che hanno letteralmente frantumato la società, avendola condotta alla rovina verso una strada senza ritorno.

Nei corridoi delle istituzioni scolastiche si ripete: “Sarà sempre peggio!” e allora dobbiamo prendere coscienza che il detto “si stava meglio, quando si stava peggio!” suona proprio alla lettera e pone in evidenza una condizione della scuola e della professione docente in situazioni ormai off limits.

Mario Bocola

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