Lo sciopero dei dirigenti scolastici indetto dall’Udir il 25 maggio scorso fa tornare d’attualità un argomento poco noto ma non per questo poco rilevante: con quali modalità i dirigenti scolastici possono aderire ad uno sciopero?
Molti pensano che le regole siano le stesse che valgono per i docenti, ma così non è.
La procedura viene accuratamente descritta in diversi siti sindacali.
Questa è la spiegazione che troviamo un “vademecum” pubblicato nel sito della Flc-Cgil
“Il dirigente scolastico (o preside incaricato)
• comunica al direttore regionale la propria adesione e le modalità di funzionamento del servizio o l’eventuale sua sospensione;
• comunica al personale docente e ATA la sua adesione allo sciopero e che, in sua
assenza, le funzioni del dirigente aventi caratteri di essenzialità e di urgenza saranno svolte, nell’ordine, dal collaboratore con delega a sostituire il dirigente scolastico, da un altro collaboratore o dal docente in servizio più anziano di età;
• richiama, nella stessa comunicazione di adesione allo sciopero, che la persona che lo sostituisce dovrà farsi carico di inviare, nei tempi indicati dal MIUR, il numero degli scioperanti”.
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In altre parole, il d.s. che intende scioperare ha l’obbligo di individuare il docente che lo sostituisce e deve darne comunicazione all’Ufficio scolastico regionale.
E infatti, sempre nel sito della Flc, troviamo anche un modulo-tipo
“Il sottoscritto dirigente scolastico (preside incaricato) _________________________
comunica la propria adesione allo sciopero generale del ________________.
Comunica che sarà sostituito dal collaboratore delegato
Comunica altresì che il servizio subirà adattamenti di orario delle lezioni (o riduzione;
oppure sarà sospeso).”
E’ dunque evidente a tutti (non c’è bisogno di aggiungere nessun commento) che le modalità di adesione agli scioperi sono del tutto diverse per i docenti (o per il personale Ata) e per i dirigenti scolastici che sono gli unici ad avere l’obbligo di dare comunicazione preventiva e, soprattutto, di cercarsi un “sostituto”.