Categorie: Contratti

Il DS non può adottare norme più restrittive del contratto scuola

Esistono dei dirigenti scolastici che accecati dalla smania di potere e ossessionati dal fatto di avere tutto sotto controllo, agiscono applicando stravaganti norme e regolamenti d’Istituto.

Tali stravaganze non sono lecite perché contrastano o sono norme più restrittive del contratto collettivo nazionale di lavoro per la scuola. Queste norme applicate da alcuni dirigenti scolastici hanno la caratteristica dell’obbligatorietà e diventano dei veri e propri ordini di servizio verbali a cui spesso il personale docente non riesce a sottrarsi. Ordini di servizio verbali che guarda caso non vengono messi mai scritti anche quando è il docente a richiederlo. Sono richieste che non rispettano i patti contrattuali e che esulano dai normali doveri dell’insegnante.
Ma di cosa si tratta nello specifico? Stiamo parlando di riduzioni orarie per motivi di pendolarismo che vengono fatte recuperare dai docenti svolgendo ore gratuite in corsi di recupero pomeridiani, parliamo ancora dei recuperi di giornate lavorative nel caso in cui la scuola rimane chiusa per allerta meteo, dei recuperi delle giornate lavorative “concesse” al docente per motivi personali o familiari, parliamo anche di dirigenti scolastici che impongono alle maestre di svolgere il pre-scuola e il post scuola al posto delle due ore di programmazione settimanale, ci sono anche casi diffusi di obbligo di permanenza a scuola degli insegnanti dell’ultima ora di servizio che dopo il suono dell’ultima campanella devono attendere l’arrivo di tutti i genitori per la consegna dei figli.

 

{loadposition corso-dirigenti-2015}

 

Per non parlare della pretesa di alcuni dirigenti scolastici che chiedono ai docenti di garantire la presenza a scuola per una media di 4 ore al giorno durante le vacanze estive, fatta eccezione il mese di ferie, durante le vacanze natalizie e pasquali.
Tutte queste stravaganze che non sono previste nella legislazione scolastica e che non rispettano il contratto della scuola, sono da considerarsi illegittime. A tal proposito, si ricorda  l’ art. 2077 del Codice Civile vigente, che testualmente riporta quanto segue: “i contratti individuali di lavoro tra gli appartenenti alle categorie alle quali si riferisce il contratto collettivo devono uniformarsi alle disposizioni di questo. Le clausole difformi dei contratti individuali preesistenti o successivi al contratto collettivo, sono sostituite di diritto da quelle del contratto collettivo, salvo che contengano speciali condizioni più favorevoli ai prestatori di lavoro”.
Per cui il dirigente scolastico,  in nessun modo potrà disporre norme più restrittive  per il personale docente rispetto a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale scuola attualmente vigente. In altri termini il codice civile sancisce l’efficacia della contrattazione collettiva nazionale su qualsiasi disposizione interna del dirigente scolastico che la contrasti.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Concorsi docenti, chi aveva il Covid e s’assentò non potrà fare la prova suppletiva: il Tar respinge il ricorso citando il Consiglio di Stato

Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…

20/12/2024

Tragedia Zagabria: 19enne entra in una scuola, uccide un bambino e ferisce altri alunni e la maestra

Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…

20/12/2024

Compiti per le vacanze, sì o no? Per un docente su due non andrebbero assegnati – RISULTATI SONDAGGIO

Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…

20/12/2024

Commissioni concorso docenti PNRR 2, domande entro il 2 gennaio 2025

Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…

20/12/2024

L’Intelligenza Artificiale come compagna di scuola, il progetto di un istituto

L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…

20/12/2024

Ultimi dati di “Okkio alla salute”: in Emilia-Romagna il numero dei bambini obesi o in sovrappeso è al di sotto della media nazionale, ma c’è ancora molto da fare

Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…

20/12/2024