Nello stesso articolo si scrive che l’alunno sospeso su Facebook avrebbe riportato le seguenti parole: “Oggi nella mia scuola per l’ennesima volta si è manifestato un episodio di brutale repressione; il dirigente scolastico della mia scuola ha vietato che io distribuissi volantini informativi riguardo la riforma che sarà contestata domani con lo sciopero generale minacciandomi con una sospensione. Ha inoltre scritto e fatto girare (in tempi record) una circolare dove ha scritto che volantinare in questa scuola è illegale,non soddisfatta ha anche fatto un intervento all’interfono perseverando nel divieto assoluto. È incredibile che in questa scuola si attuino queste forti manovre repressive, fasciste verso uno studente che vuole solo fare informazione su un argomento emblematico della fase che stiamo vivendo e che riguarda direttamente studenti e professori. Nonostante la tentata repressione si è comunque fatta informazione per vie alternative; non sarà un tale atteggiamento a fermare l’informazione, la creazione di coscienze e lo sviluppo di intelligenze critiche in questa Scuola”.
Un altro episodio che lascia spazio a moltissime riflessioni sui rapporti interpersonali che si attivano nella vita quotidiana delle nostre scuole, tra dirigenza scolastica, corpo insegnante, studenti e genitori.