Sono queste le ‘Primarie della cultura’, un’iniziativa ispirata dai gruppi Giovani del FAI – Fondo Ambiente Italiano, aperta a tutti i cittadini italiani, con inizio delle votazioni il 7 gennaio fino a lunedì 28.
Testimonial d’eccezione della competizione, che si inserisce nell’ambito della campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, sono cinque personaggi simbolo della storia del bello del nostro Paese: Giotto, Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Giuseppe Verdi, Federico Fellini. “L’Italia è la sua cultura – sottolinea Ilaria Borletti Buitoni, presidente FAI – nonostante questo, la cultura da troppi anni è un’emergenza dimenticata: nei programmi elettorali dei partiti si parla di promuovere il turismo e il patrimonio storico e artistico, ma nessuno spiega come invertire una rotta che ha portato al disastro dei nostri beni culturali. Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dei Giovani del Fai perché un Paese senza Cultura è un Paese senza futuro”.
Sul sito creato appositamente www.primariedellacultura.it tutti i cittadini potranno registrarsi e votare per i temi che ritengono prioritari nei settori che da sempre contraddistinguono l’attività del FAI: cultura, paesaggio, ambiente. A disposizione dei votanti ci sono 15 temi selezionati, lunghi lo spazio di un tweet: dalla destinazione di una quota minima del denaro pubblico per la cultura, alle politiche per lo sviluppo del turismo, alla revisione delle norme che regolano il consumo di suolo, a misure che fermino lo svuotamento dei centri storici, all’aumento di ore di storia dell’arte nei programmi scolastici. Ogni tema viene sviluppato con un apposito approfondimento sul sito delle primarie. Ogni votante può indicare fino a tre temi. Le procedure di voto sono aperte per tre settimane, dal 7 al 28 gennaio, periodo durante il quale la piattaforma internet, anche grazie all’interazione tramite i social network Facebook, Twitter, G+, permetterà agli utenti di esprimere commenti sui temi e integrarli con suggerimenti. “L’attuale legge elettorale – spiega ancora Borletti Buitoni – non permette ai cittadini di scegliere i parlamentari. Perciò abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che prova a ridare voce agli elettori, mettendo a disposizione la possibilità di individuare idee e proposte concrete che i candidati possano fare proprie.
Le ‘Primarie della cultura’ vogliono dare risposte ad una domanda trascurata e fondamentale per il Paese: come salvare la cultura italiana boccheggiante dopo decenni di indifferenza, come rendere lo straordinario patrimonio storico artistico a paesaggistico una ricchezza che può generare anche sviluppo, come ritrovare l’identità di un Paese la cui bellezza e arte tutto il mondo conosce”.
Al termine delle operazioni di voto, tutte le preferenze raccolte tramite il sito www.primariedellacultura.it servono a stilare la classifica dei temi più votati. I dati vengono annunciati ufficialmente e presentati ai partiti e candidati delle prossime elezioni politiche, che potranno impegnarsi pubblicamente a sostenerli in caso di vittoria. I 15 temi in gara sono:Non 1 di meno: quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura; Chi tocca il suolo muore: stop al consumo del paesaggio e aggravamento delle sanzioni contro l’abusivismo; Io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio; Io centro: difendere i centri storici; Basta “leggi mancia”, piani triennali per le risorse della cultura; Agri-cultura: più lavoro e benessere a km zero;Legge per il Terzo Settore che opera nei beni culturali; No profit, no tasse: incentivi per chi opera nei beni culturali Per essere più europei; Ricomincio da tre (ore): più storia dell’arte a scuola; Mi ricordo, sì, io mi ricordo: salviamo le biblioteche; Progetto MIBAC 2.0 Per uno Stato più efficiente e moderno; Più start-up per tutti: vere agevolazioni per i giovani; Meno Italialand, più Italia: politiche integrate per il turismo; Restauro, resta con noi: tutelare l’artigianato di qualità;Diritto allo studio, dovere di finanziarlo. Lo si apprende da un comunicato del FAI.
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