Alunni

Il Festival della Parola inizia con le sfide oratorie tra studenti. A partecipare, oltre ai licei, anche le secondarie di primo grado

Nato dalla creatività dell’Associazione Rinascimento2.0 – che si propone di realizzare e sviluppare a Parma progetti culturali di alto profilo – parte in questi giorni e si svilupperà per almeno tre mesi, sino ai primi di settembre, il Festival della Parola, giunto alla sua undicesima edizione. Si tratta di un’iniziativa che, come spiega ParmaToday, ha lo scopo di rivendicare e promuovere il valore delle parole. I Segni della Bellezza che aiutano a vivere è il tema scelto che dà il titolo alla rassegna di quest’anno: la bellezza dei luoghi, delle azioni, di tutto ciò che è aggregante, in contrapposizione alle brutture di ogni forma di belligeranza, disparità, degrado, ingiustizia, separazione.

La Scuola di Parma – ricorda l’edizione locale del quotidiano La Repubblica –  gioca un ruolo importante all’interno del Festival, al quale partecipa attraverso un concorso di sfide oratorie, finora aperto alle secondarie di secondo grado ma che quest’anno ha coinvolto anche le medie. I giovani alunni si sono sfidati con i loro discorsi attorno a temi importanti e molto sentiti da loro stessi in prima battuta ma anche al centro del dibattito generale:  i pro e i contro dei cellulari a scuola e nei rapporti tra ragazzi, i valore dello sport anche in relazione alla disabilità, le questioni di genere, il sistema di valutazione a scuola, l’uso delle macchine in sostituzione del lavoro umano, l’importanza della letteratura, del rispetto delle regole, i vantaggi del multilinguismo, dell’accoglienza e dell’inclusione.

Le altre tematiche saranno scoperte dai visitatori che vorranno assistere alle finali delle sfide oratorie che si svolgeranno il 30 maggio prossimo al Convitto Maria Luigia, durante la serata inaugurale del Festival della Parola.

Otre ai temi scelti per la sfida oratoria scolastica, altre importanti questioni saranno trattate da ospiti qualificati come Stefano Massini, Concita De Gregorio, Paolo Jannacci, Luigi De Magistris e tanti altri: linguaggi in divenire, inclusione, democrazia, legalità, gender gap, memoria, diritti, futuro e cambiamento. Temi che sarà possibile esplorare e approfondire anche all’interno degli altri eventi previsti dal Festival della Parola.

Il tema di fondo che, come dicevamo, è la Bellezza viene messo in evidenza dal Comune di Parma che sul suo sito definisce il bello come unica arma, bianca e salvifica, in antitesi al bellico e al bullo. A partire dalla bellezza di dare fattivamente la parola alle nuove generazioni: con la nuova collaborazione con il Liceo Artistico Paolo Toschi per la realizzazione della nuova immagine coordinata del Festival frutto di un PCTO con le classi di Grafica e i rinnovati rapporti con gli istituti superiori di Parma per le Sfide Oratorie, che da quest’anno coinvolgono anche le secondarie di primo grado.

Gabriele Ferrante

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