E ancora una volta oltre un centinaio di genitori sono andati in escandescenza, segnalando, con regolare lettera, la malafatta della scuola direttamente al sindaco di Treviso, forse chiedendo pure delle punizioni esemplari ai professori che hanno tanto osato.
“Attenzione: non siamo persone omofobe, ma pretendiamo di essere almeno messi al corrente in anticipo, di certi contenuti. Avremmo voluto ci fosse stata una discussione preventiva, sarebbe stato necessario un filtro. Niente di tutto questo. Nemmeno un discorso introduttivo per gli scolari. Come genitori siamo molto amareggiati, anche del fatto che, passata ormai una settimana, il sindaco non si sia nemmeno degnato di chiamarci. Il preside del Circolo si è invece dimostrato disponibile, ci ha ascoltati, ma queste sono scelte fatte dal Comune, è quindi il Comune che deve fare da filtro a certe tematiche”, tuona un papà ancora infuriato.
Il filmato tuttavia sarebbe stato inserito nel programma di educazione sentimentale previsto dall’Usl9 per le scuole secondarie inferiori, come riferisce La Tribuna di Treviso, e sarebbe stato quindi proiettato durante le lezioni per le terze medie.
Ma i genitori non si fermano qui: siccome le lezioni di educazione sessuale dell’Usl 9 stanno girando per tutte le scuole della città – e non solo – ora cercheranno contatti con i genitori degli altri Circoli didattici cittadini, per amplificare la protesta.
La replica del dipartimento dei Servizi sociali dell’Usl 9 è però netta: “Vengono sempre garantiti incontri con i genitori e gli insegnanti alla presentazione e al termine del corso. C’è un prima e un dopo”.
Intanto le polemiche montano