Che sia un film da mostrare alle scuole non ci sono dubbi e per due motivi: per il regista, Roberto Andò, e per gli attori, Servillo, Ficarra e Picone.
Costoro fra l’altro furono intervistati dalla nostra testata in occasione dell’uscita dell’altro straordinario film: “La stranezza”, il film su Pirandello e sulla prima dei “Sei personaggi in cerca d’autore”, che segnalammo, come anche ora facciamo, all’attenzione delle scuole.
Dunque anche più di due motivi, benchè il fondamento principale delle segnalazione sta nel film medesimo, come ben si capisce, perché narra le vicende poco raccontate delle difficoltà che Garibaldi incontrò sbarcando a Marsala, in Sicilia, in quel lontano 11 maggio 1860, dopo la fortunosa partenza da Quarto.
Reali momenti di paura di perdere tutto che forse una azione estemporanea di Vincenzo Giordano Orsini, alto ufficiale inizialmente borbonico poi passato fra le fila mazziniane e della rivoluzione risorgimentale, riesce a capovolgere nonostante appunto la superiorità numerica dell’esercito borbonico.
Ma ciò che in effetti conta nel film sono i retroscena, in pratica quello che non è stato mai narrato né al cinema né molto spesso nei libri di storia per la scuola, se non gli aspetti didascalici e trionfalistici della venuta di Garibaldi in Sicilia, come, per esempio, è facile vedere nel film di Luchino Visconti, Il Gattopardo.
Tuttavia, facciamo notare che nella rivista “Mezzogiorno, Risorgimento e Unità d’Italia”: Atti del convegno 18, 19 e 20 maggio 2011, Roma, a cura di Giuseppe Galasso, è riportata una lettera (depositata insieme ad altre 75 nella biblioteca degli Zelantei e dei Dfnici di Acireale) scritta da Antonio Teodosio Almirante da Calatafimi a Lionardo Vigo di Acireale, patriota e futuro candidato al parlamento del Regno, nella quale viene narrata nel dettaglio la battaglia del 15 maggio 1860, e ripresa dallo storico Galasso per confermare come qualcosa non sia andata esattamente, nel corso dello scontro, così come è comunemente narrato. Don Antonino Almirante in effetti descrive delle manovre militari che non coincidono esattamente con quanto la storiografia ufficiale ha riportato.
Ritornando all’Abbaglio, è scritto nelle recensioni, “è un film che illumina un periodo di storia fondante e cruciale per il nostro Paese, in cui gli ideali che animano giovani diversi tra loro per provenienza ed estrazione sociale, si intrecciano con il disincanto e l’individualismo, lasciando intravedere i segni di compromessi, soprusi e paradossi che segneranno il futuro dell’Italia fino ai giorni nostri”.
Ora questo film il 20 gennaio 2025 sarà al centro del confronto tra i protagonisti e gli studenti nell’evento live trasmesso nei cinema di tutta Italia subito dopo la proiezione del film.
Roberto Andò, Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone, con l’aiuto di esperti di riferimento risponderanno ai tanti interrogativi che pone il film.
Raccomandiamo inoltre il film, perché in occasione del 150° anniversario dell’impresa dei Mille, che rappresentò il passaggio decisivo per raggiungere l’Unità italiana, La Tecnica della Scuola e l’Associazione etnea studi storico-filosofici promossero un viaggio di istruzione da Marsala a Quarto, un percorso inverso, dalla Sicilia al nord Italia, e durante il quale furono coinvolti studenti e docenti della Sicilia.