Il fondo di istituto ha ormai i mesi contati

Sulla questione del fondo di istituto continuiamo a ricevere lettere e segnalazioni da parte dei nostri lettori. Purtroppo non possiamo fare altro che confermare quanto da tempo andiamo ripetendo: il fondo subirà ulteriori tagli e riduzioni.
Non siamo noi a dirlo, perchè la previsione sta scritta a chiare lettere nel contratto nazionale sottoscritto fra Aran e sindacati il 7 agosto 2014, contratto resosi necessario per garantire il riconoscimento degli scatti stipendiali al personale della scuola.
I numeri stanno lì nero su bianco e non è difficile comprenderne il significato.
Il contratto stabilisce che la copertura va trovata, fra l’altro per 350 milioni di euro “a valere sulle risorse annualmente destinate ai compensi accessori del personale scolastico a decorrere dall’esercizio finanziario 2015”.
Il contratto fornisce anzi i dettagli di tale riduzione
267,83 milioni di euro sul fondo di istituto vero e proprio
22,35 milioni sulle risorse destinate alla pratica sportiva
34,39 milioni sul fondo destinato alla retribuzione delle funzioni strumentali
9,87 milioni sulle risorse per il pagamento delle funzioni specifiche Ata
14,85 milioni sui fondi per le aree a rischio
0,71 milioni sulle risorse per retribuire il personale comandato.
Il contratto del 7 agosto 2014 è chiaro: si tratta di riduzioni con decorrenza 2015 e che proseguono anche per gli anni successivi.
I sindacati, giustamente dal loro punto di vista, rivendicano d essere riusciti a mantenere gli scatti di anzianità; ma è bene sapere che questo andrà a scapito del fondo di istituto che è così destinato a sparire quasi del tutto.

 

 

Reginaldo Palermo

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