La scuola e le università si preparano ad accogliere gli studenti ucraini che stanno arrivando in Italia. Il ministero dell’Istruzione ha inviato il 4 marzo una nota alle istituzioni scolastiche con le prime indicazioni e le prime risorse previste per garantire il diritto allo studio e il supporto psicologico a bambine e bambini, ragazze e ragazzi in fuga dai territori coinvolti nella guerra in atto.
E così le scuole e gli Uffici scolastici regionali si attiveranno per realizzare l’integrazione scolastica degli studenti ucraini, assicurando quanto più possibile l’inserimento in Istituti vicini ai luoghi in cui troveranno asilo.
E allora l’assessore regionale alla Formazione, Istruzione e all’Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, ha comunicato in giunta il piano di accoglienza in Regione di studenti e docenti ucraini.
“Il Friuli Venezia Giulia si mobilita per dare una prima risposta concreta ai giovani ucraini in fuga dalle zone di guerra: grazie a un accordo con l’intera offerta accademica regionale, almeno 21 tra studenti e ricercatori saranno ospiti delle istituzioni dell’alta formazione per la continuazione del loro percorso accademico. Ringrazio i rettori dei tre atenei e i direttori dei conservatori di musica per la collaborazione e il sostegno anche in questa drammatica circostanza. Siamo pronti a fare la nostra parte. Rispondendo all’appello lanciato dal Ministero dell’Università e della ricerca, abbiamo costruito nell’arco di pochi giorni un piano di supporto e di accoglienza, coordinato dall’Amministrazione regionale, che coinvolge l’Agenzia regionale per il diritto allo studio (l’Ardis, il braccio operativo della Regione per il diritto allo studio), le Università degli studi di Trieste e di Udine, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), i conservatori Tomadini di Udine e Tartini di Trieste”.
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