Salve, sono un genitore di due splendide bambine che frequentano la scuola primaria I.C. Spezzano della Sila – Celico e vorrei condividere una riflessione su quanto la scuola risulta fondamentale ancor più in questo periodo per i nostri ragazzi.
Oggi la più grande, Maria Stella, tornata da scuola, ha riposto i suoi quaderni sullo studio ed io mosso da profonda curiosità ne ho visionato alcuni. Aperto uno dei suoi ordinatissimi quaderni ho scoperto che l’insegnante stamani le aveva assegnato in classe un compito: “Disegno a piacere”. Con profondo stupore ho scoperto quanto da lei rappresentato.
Agli occhi di Maria Stella ci sono due mondi!
Il mondo di questi ultimi due anni, fatto di restrizioni, protocolli e solitudine, dove gli unici abbracci ricevuti sono quelli dei propri genitori e dove la scuola si è svolta, prima in DAD, grazie all’impegno congiunto del personale scolastico e dei genitori, poi utilizzando la DDI e rigidi protocolli di sicurezza nel rispetto della normativa anti-covid. Questo è palesemente un mondo triste, fatto di distanziamento e che ha indotto anche i bambini a perdere il contatto umano, a guardarsi a volte anche con diffidenza, facendogli vivere la costante paura del contagio.
Poi però c’è la scuola, dove i nostri figli, oggi, grazie agli interventi di riapertura, trascorrono otto ore al giorno. Questa istituzione è essenziale non solo per le opportunità di apprendimento, ma ancor più in questo periodo per la riabilitazione alla socializzazione, quest’ultima ahimè smarrita dai nostri ragazzi durante i momenti di lockdown.
Ed è proprio grazie a questa splendida realtà che Maria Stella trova lo stimolo di vedere nei propri occhi, che rispecchiano tutti quelli dei nostri figli, il nuovo mondo. Quello dei prossimi anni, fatto di speranza nella scienza e nella medicina, che ci consentiranno di uscire dal tunnel nefasto della pandemia.
Questo è un mondo che splende in un’eccezionale sorriso, lo stesso che leggo nei suoi occhi, quando mi fissa e mi dice “papà io voglio vaccinarmi per il covid, così aiuterò il mondo a ritornare a sorridere”.
Grazie Maria Stella per questo tuo regalo di Natale, sei riuscita a donarmi la speranza che stavo pian piano perdendo, ma soprattutto grazie alla scuola, che non dispensa solo conoscenze e competenze, ma è anche fonte di speranza per i nostri ragazzi.
Antonio Nicola Spataro
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