I lettori ci scrivono

Il futuro (nebuloso) dei docenti ITP

Sono un docente ITP inserito nelle graduatorie di Istituto degli Istituti di Genova e provincia. A seguito di sentenza sfavorevole emessa dal Consiglio di Stato, ho provveduto a notificare ed a richiedere l’eliminazione dalla II^ fascia di Istituto alla mia scuola capofila.

Contestualmente ho ritenuto opportuno effettuare una personale verifica, attraverso il sito di giustizia amministrativa, circa l’effettivo diritto di permanenza dei colleghi ITP ancora inseriti nella medesima graduatoria e mio malgrado ho riscontrato che alla data del 24/08/2019 a graduatorie aggiornate per l’a.s. 2019/2020 risultano iscritti nei suddetti elenchi:

1) docenti già destinatari di sentenze definitive sfavorevoli emesse dal Consiglio di Stato o comunque in possesso di ordinanze o sentenze negative emesse anche dal Tar (non appellate)

2) docenti per i quali da sistema non risulta alcun ricorso ad essi collegato avente per oggetto il DM 374 del 01/06/2017 (unico decreto impugnato per l’inserimento in seconda fascia) ma ricorsi di altro genere(Es. per concorso, tfa o inserimento gae)

3) docenti licenziati durante l’a.s. 2018/2019 da alcune scuole per mancanza di esito favorevole o comunque per assenza di corretto ricorso connesso al DM cui al pt 2

4) docenti inseriti in seconda fascia a pieno titolo pur non essendo stati destinatari di una sentenza definitiva, in quanto il MIUR si è comunque appellato al Consiglio di Stato.

Alla luce di quanto indicato e in previsione delle oramai prossime convocazioni, ho provveduto ad inviare apposite comunicazioni a tutte le scuole interessate e all’USP di competenza, chiedendo un tempestivo e preventivo intervento al fine di garantire il regolare svolgimento delle procedure di nomina sia per le singole c.d.c interessate che per l’attribuzione dei posti di sostegno.

Ad oggi purtroppo la situazione è però abbastanza complicata in quanto da contatti telefonici intrapresi con le singole amministrazioni la risposta di alcune di esse è stata che sono oberate di lavoro e che pertanto non hanno tempo per effettuare gli appositi controlli. Personalmente ritengo che sia doveroso un urgente intervento da parte dell’USR e USP di competenza al fine di attribuire specifiche indicazioni agli Istituti Scolastici che sono abbandonati in balia delle onde.

In questi giorni mi è capitato di ascoltare il parere di molti assistenti amministrativi e molto spesso essi hanno avuto modo di esprimere la loro grande preoccupazione nel dover gestire tali contenziosi senza essere in possesso delle giuste competenze. Dichiarano di non essere stati formati mai da nessuno e alcuni persino sono ignari dell’esistenza di due gradi di giudizio oppure della distinzione tra una ordinanza e una sentenza.

Il futuro dei docenti pertanto non è solo quello di fare i conti con il solo precariato ma anche con una Amministrazione in serie difficoltà.

Alessandro Nunzio Marino

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