Con chi giocano i bambini? Quali sono i loro giochi preferiti? Ci sono differenze fra bambini e bambine? Quanto e come i genitori partecipano all’attività ludica dei figli?
A queste ed altre domande risponde una indagine condotta dell’Istat i cui risultati sono stati presentati alla stampa il 20 dicembre. La ricerca, intitolata "Famiglia, soggetti sociali e condizione dell’infanzia", si riferisce al 1998 ed ha coinvolto un campione di 24.000 famiglie, per un totale di circa 60.000 individui.
Quando non sono a scuola, più della metà dei bambini, da 3 a 10 anni, gioca con fratelli e sorelle. Può contare sulla presenza di amici e compagni di scuola più di un terzo dei bambini nei giorni festivi e quasi la metà in quelli feriali. Il gruppo dei pari ha insomma un’importanza decisiva anche se la ricerca svela che, nei giorni feriali, i bambini giocano con la madre nel 30 per cento dei casi e con il padre nel 22 per cento; nei giorni festivi queste quote salgono, rispettivamente, al 39 e al 40 per cento.
Anche se siamo in piena era tecnologica, bambole, automobiline e trenini rappresentano ancora, per i bambini da 3 a 5 anni, i giocattoli preferiti: le bambole sono il gioco prediletto di quasi 4 bambine su 5, mentre i mezzi di trasporto in miniatura entusiasmano 2 bambini su 3.
Tra i 6 e i 10 anni le loro preferenze cambiano decisamente, i giochi di movimento incominciano a prevalere, tanto che il 72 per cento dei bambini indica nel pallone il gioco preferito.
Fra i 6 e i 10 anni prendono piede anche i giochi di ruolo (mamma e figlia, venditore e cliente, maestra e alunno, ecc..) che però appassionano le bambine assai di più rispetto ai maschi (il 25 contro il 7 per cento)
Ma allora computer e videogiochi sono assenti?
Niente affatto: nella fascia di età fra i 3 e i 5 anni i bambini che amano i videogiochi e computer sono il triplo delle bambine (20 per cento contro 7 per cento).
Tra i 6 e i 10 anni, questa tipologia di gioco diventa quella prevalente, ma solo per i maschi: viene segnalata tra i giochi preferiti per il 60 per cento dei bambini e soltanto per il 29 per cento delle bambine.
"Differenze così accentuate – osservano i ricercatori dell’Istat – sembrerebbero indicare che il processo di superamento delle barriere culturali che hanno ostacolato le donne nell’accesso alla conoscenza e all’uso della tecnologia non sia ancora concluso".
Ma che nel nostro Paese l’anima tecnologica conviva con un’anima più tradizionale sembra dimsotrato da un dato interessante e per certi aspetti sorprendente: l’80 per cento dei bambini dai 3 ai 5 anni sente leggere dalle mamme fiabe e storie; tra i 6 e i 10 anni, la percentuale supera ancora il 50 per cento.
Nel 55 per cento i bambini ascoltano storie inventate raccontate dalla mamma e nel 35 per cento dal papà.
E infine la ricerca ci segnala che più della metà dei bambini canta, balla o suona insieme con la mamma, il 62 ascolta la musica insieme a lei; queste stesse cose vengono fatte con i padri rispettivamente, dal 33 e dal 44 per cento dei bambini.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…