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Il giornale a scuola: rimborsabile il 90%

La legge di Bilancio 2020, all’articolo 1 commi 389–392,  introduce tre nuove tipologie di contributi diretti alle scuole e agli studenti per favorire l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore.

Queste le tipologie

(descritte dal Sole 24 Ore):

  1. a) alle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado, che acquistano uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, è attribuito, a decorrere dall’anno 2020, un contributo fino al 90% della spesa;
  2. b) alle istituzioni scolastiche statali e paritarie che adottano programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei Piani per l’offerta formativa rivolti ai frequentanti la scuola secondaria di primo grado, è attribuito, a decorrere dal 2020, un contributo fino al 90% della spesa per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale;
  3. c) gli studenti censiti nell’Anagrafe nazionale studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie che partecipano a programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi nell’ambito dell’istituzione scolastica di appartenenza, possono concorrere, a partire dall’anno scolastico 2020/2021, all’assegnazione di un contributo per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani o periodici, anche in formato digitale.

Il contributo è concesso attraverso l’utilizzo di una piattaforma di erogazione voucher in forma virtuale associata alla Carta dello studente “IoStudio”, di cui all’articolo 10 del Dlgs 63 del 13 aprile 2017.  In via sperimentale, per il primo anno scolastico di applicazione, i contributi sono destinati agli studenti frequentanti la prima classe della scuola secondaria di secondo grado.

I bandi

I bandi per l’assegnazione dei contributi di cui alle lettere a), b), saranno emanati annualmente con decreto del capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.

I contributi di cui alle lettere a), b), c) sono concessi per un importo complessivo non superiore a 20 milioni euro a decorrere dal 2020, stabilito annualmente con il Dpcm di cui all’articolo 1, comma 6, della legge 198/16 nell’ambito delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, di cui all’articolo 1 della legge 198/16. Il Fondo è incrementato a sua volta di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2020 per le finalità di cui alle precedenti lettere a), b) c).

I criteri

I criteri per l’accesso alle tre tipologie di contributi e per l’individuazione annuale della platea degli studenti aventi diritto ai contributi di cui alla lettera c), saranno stabiliti con Dpcm o decreto del sottosegretario con delega all’informazione e all’editoria, di concerto con il Miur, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2020 (1° gennaio 2020).

Redazione

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