Il giornalismo che non muore, mostra a Catania dal 19 al 29 aprile
Promossa dall’Associazione Ilaria Alpi, che l’ha già presentata a Bologna, l’esposizione viene ora riproposta a Catania fino al 29 aprile grazie all’iniziativa della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere nell’ambito delle attività del Medialab – Osservatorio democrazia nei media. Da Maria Grazia Cutuli a Ilaria Alpi, da Mauro De Mauro a Enzo Baldoni, da Mario Francese a Giuseppe Fava e Beppe Alfano, la mostra accompagnerà lo spettatore tra fotografie, documenti e pannelli esplicativi che ricostruiscono il percorso umano e professionale delle vittime. Un approccio didattico di alto valore etico ed educativo utile a sensibilizzare gli studenti dell’Università e delle scuole, invitati a partecipare al dibattito conclusivo sul tema “La mafia tra storia e memoria” previsto per il 29 aprile alle 11 presso l’auditorium dei Benedettini.
L’inaugurazione di domani, che si terrà alle 11.30 al refettorio piccolo della “Biblioteca Civica Ursino Recupero”, vedrà la partecipazione di Sonia Alfano, figlia del cronista de “La Sicilia” ucciso dalla mafia e recentemente oggetto di pesanti minacce mafiose, di Elena Fava, figlia di Giuseppe Fava, di Agata e Giuseppe Cutuli, genitori della giornalista catanese del “Corriere della Sera” Maria Grazia Cutuli uccisa in Afghanistan nel 2001, della reporter e amica della Cutuli Simona Cocuzza. Interverranno, inoltre, Nunzio Famoso, Preside della Facoltà di Lingue di Catania, Luciano Granozzi, coordinatore del Medialab nonché docente di Storia Contemporanea all’Università, Rosario Mangiameli, docente della facoltà di Scienze Politiche, Franco Nicastro, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Maria Lombardo, giornalista de “La Sicilia” e docente.
Per informazioni, prenotazioni e visite guidate per le scuole: cell. 338-5496456.