Quali sono le scuole dove ci si forma meglio? E le più sicure? Mentre la scuola italiana si accinge a sposare la logica della valutazione di istituti, docenti e studenti (allineando il paese a diversi altri dove è già in vigore da tempo), c’è chi anticipa i tempi. E reputa l’attività didattica della propria terra più avanti delle altre. Come il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, che la mattina del 12 ottobre nell’inaugurare la nuova scuola di San Gillio, in provincia di Torino, ha dichiarato che per realizzare istituti all’avanguardia, come “questo plesso scolastico, abbiamo fatto il massimo. Anche evitato la ‘stretta’ del patto di stabilità, che sinceramente è una assurdità per i piccoli comuni”.
Cota ha poi allargato il discorso alla regione di cui è presidente: con più di una punta di presunzione, il governatore ha detto che quello da lui gestito è il territorio italiano più avanti di tutti sul fronte scolastico: “il Piemonte è nelle classifiche al primo posto per qualità di istruzione e per le strutture a disposizione”, ha sottolineato il presidente leghista.
Il governatore piemontese ha quindi ricordato anche che “la Regione, pur in un momento di difficoltà, ha varato un piano da 50 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole”. Per poi concludere ricordando che questo ambito “non è di nostra competenza diretta, ma sarebbe compito dello Stato centrale”.
Viene da chiedersi a quale classifica si riferisse Cota. E, comunque, appare difficile che il Piemonte possa primeggiare in Italia sia per qualità dell’istruzione che per le strutture messe a disposizione degli studenti. Su quest’ultimo ambito rientra, infatti, anche la sicurezza delle scuole. E tra pochi giorni cadrà il quinto anniversario della tragedia in cui perse la vita Vito Scafidi, a causa dell’assurda caduta del controsoffitto di un’aula di un liceo di Rivoli. Che si trova a pochi chilometri da Torino. In Piemonte.