“Si moltiplicano gli appelli dalla comunità medico-scientifica e scolastica per un’immediata emanazione delle linee guida sulla qualità dell’aria nelle aule scolastiche e sulla relativa implementazione prima dell’avvio del nuovo anno scolastico e dal Governo tutto tace” – afferma Stefania Sambataro, vice-presidente del Comitato Nazionale IdeaScuola.
Nelle ultime settimane infatti diversi sono stati gli interventi sul tema da parte di importanti nomi del panorama medico italiano (proff. Burioni, Caltabellotta, Miani, Pregliasco, Ricciardi, Vaia), ma anche dei Presidi attraverso una lettera a firma Anp Lazio e Roma (Presidenti Costarelli e Rusconi) che fanno seguito a quanto promosso da IdeaScuola con il supporto del prof. Giorgio Buonanno da oltre un anno.
Tante le iniziative promosse dal Comitato, tra cui anche un appello alle Istituzioni datato ottobre ‘21, firmato da oltre 500 tra pediatri, medici specialisti, docenti e ricercatori universitari, oltre che docenti di ogni ordine e grado, genitori ed associazioni.
Entro il 20 marzo 2022 (L. 11 del 18/2/22) avrebbero dovuto essere emanate le linee guida su qualità dell’aria nelle aule scolastiche necessarie per mettere in sicurezza gli ambienti chiusi nelle scuole ed affrontare l’anno scolastico 2022-23. Non si sa vergognosamente ancora nulla se non che l’ISS ha tutto pronto ed attende il via libera dal Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Istruzione. In assenza, Enti Locali e Scuole non possono procedere.
E’ ormai acclarato che livelli di CO2 <700 ppm la probabilità di respirare aria contaminata espirata da soggetto infetto è inferiore all’1% e con ricambio d’aria maggiore di 6 vol/h il rischio contagio si abbatte di oltre l’80%. Lo ha dimostrato lo studio della Fondazione Hume sul progetto della Regione Marche che ha investito in ventilazione meccanica in alcune scuole pilota. Del resto negli U.S.A. l’amministrazione Biden ha stanziato 122 miliardi di dollari per migliorare la qualità dell’aria negli edifici pubblici, proprio a partire dalle scuole.
“In Italia basterebbe investire l’1% del PNRR, sarebbe un investimento a lungo termine”, spiega la Sambataro, vicepresidente IdeaScuola. “Non si parla solo di Sars coV2, perché le problematiche legate ad una cattiva qualità dell’aria sono molteplici e altrettanto rilevanti. Perché oltre ad abbattere il rischio contagio del Sars coV2, si abbatte il rischio contagio di qualsiasi patogeno a trasmissione aerea portando a meno assenze scolastiche per i bambini e congedi dal lavoro per i genitori.”
I benefici del miglioramento della qualità dell’aria al chiuso in ambiente scolastico sono risaputi:
– il monitoraggio della CO2 permette la riduzione di problematiche quali mal di testa, difficoltà visive, vomito, tachicardia fin anche a difficoltà di attenzione ed apprendimento
– si riduce la presenza di allergeni (e quanti bimbi soffrono di rinite allergica?)
– si riduce la presenza di agenti inquinanti (l’85% degli alunni è esposto ben oltre i limiti stabiliti dell’OMS)
– attraverso lo scambio termico, si ha una maggiore efficienza energetica degli edifici con minore consumo di energia e dunque minor inquinamento.
“Dobbiamo pretendere un ambiente più sano per i nostri figli”, continua Sambataro. “Qual è quel genitore che farebbe bere al proprio figlio l’acqua di una pozzanghera? E perché dunque si dovrebbe considerare ‘normale’ far respirare aria insalubre per 6-8 ore al giorno in un luogo chiuso e spesso sovraffollato, come un’aula scolastica?
L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di poter garantire tutela della salute e benessere a 360 gradi ai nostri figli nelle aule scolastiche. E penso che come comunità scientifica, genitori e docenti potremmo, anzi dovremmo, essere tutti d’accordo.
Per questo motivo IdeaScuola lancia una petizione: chiede al Governo il rispetto degli impegni presi e l’emanazione delle linee guida su IAQ – la petizione può essere firmata su https://chng.it/shJryHNcv2.
“A settembre” – concludono dal Comitato Nazionale Ideascuola – “le scuole devono essere pronte, le scuse non sono più ammesse, il Governo mantenga gli impegni”.
La Direzione del Comitato nazionale IdeaScuola
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