Attualità

Il Governo dice sì a 112.473 assunzioni, nemmeno Renzi arrivò a tanto: solo che se ne faranno meno della metà

Ora è ufficiale: il Governo ha dato il via libera per l’immissione in ruolo immediata di un numero mai toccato di docenti nella storia della scuola pubblica italiana. Si tratta delle già annunciate 112.473 unità di personale docente, di cui 81.940 relative a cattedre comuni e 30.751 di sostegno agli alunni disabili.

La nota ufficiale del CdM

“Il Consiglio dei ministri – si legge in una nota pubblicato dallo stesso Governo nella serata del 29 luglio – su proposta del ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione ad assumere, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, per l’anno scolastico 2021/2022”.

Mai, dicevamo, si era arrivati a una cifra del genere. La quota, del resto, è quasi pari al numero effettivo di cattedre vacanti (mancano poche centinaia di posti). E non a caso la quantità di posti vacanti non aveva mai raggiunto queste proporzioni.

Con la L. 107/15 all’inizio dovevano essere 150 mila…

Solo con il reclutamento storico (con tanto di algoritmo, poi definito ‘impazzito’) della “Buona Scuola” di Matteo Renzi, la famigerata Legge 107 del 2015 voluta da un Governo praticamente tutto Pd, si era inizialmente detto che le assunzioni sarebbero state 150 mila. A spingerle, fu detto in più occasioni, fu anche l’Unione europea, che sulla scia della sentenza della Corte di Giustizia Ue dell’anno prima sembrava volere multare pesantemente l’Italia per abuso di precariato.

Poi, però, il numero si ridusse di un terzo, a 100 mila. E alla fine della fiere le assunzioni in ruolo reali furono meno di 80 mila.

Nel 2021 si arriverà a meno della metà

Stavolta andrà molto peggio. Rispetto a cinque anni fa, infatti, le GaE della secondaria sono in larga parte svuotate, i vincitori di concorso sono stati in prevalenza già assunti, e la maggioranza non se l’è sentita di procedere con le immissioni in ruolo dalla seconda fascia delle Gps, quindi di precari senza abilitazione o specializzazione.

I sindacati hanno detto che non si supereranno le 40mila-50mila assunzioni. Dal concorso straordinario della secondaria e dallo Stem, del resto, ne arriveranno subito nel migliore dei casi meno della metà.

Le altre si racimolerranno tra Gae, graduatorie di merito e Gps prima fascia (in quest’ultimo caso col vincolo, ma non per il sostegno, del triennio di servizio svolto negli ultimi 10 anni).

Difficilmente si andrà oltre la metà dei posti autorizzati da Mef, Funzione Pubblica e Governo. Un vero peccato, perché la scuola continua ad avere un gran bisogno di docenti di stabili e di riempire quelle caselle vuote di posti che con gli anni anziché ridursi sono sempre più aumentate.

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024

Primo giorno di scuola Strasburgo per Salis e Vannacci: i neofiti dell’Europarlamento che faranno leggi sull’Istruzione, Leoluca Orlando il più anziano

Primo giorno di “scuola” a Strasburgo, dove a tre mesi dall'ultima volta, il Parlamento europeo…

17/07/2024

Fine dell’istruzione pubblica? Pare di sì con la Fondazione per la Scuola Italiana

Con l’Autonomia Differenziata, voluta da un governo “espressione palese di una forma di capitalismo affaristico…

17/07/2024