Il Governo, decidendo di tagliare definitivamente il conto dei due miliardi, congelati con l’ultima legge di bilancio, per contenere il deficit 2019, come emerge dalla delibera appena adottata dal Consiglio dei Ministri, scarica i costi sugli studenti: lo affermano l’Udu e la Rete degli studenti in una nota, nella quale si aggiunge: «Cento milioni saranno ufficialmente sottratti a Università e ricerca. Già in occasione dell’approvazione della scorsa legge di bilancio avevamo denunciato tali «accantonamenti prudenziali»: 30 milioni sul Diritto allo Studio , 40 su Fondo di Finanziamento Ordinario e 30 sulla ricerca, definiti «un ulteriore attacco a un sistema già pesantemente sottofinanziato come quello dell’università e della ricerca».
Sulla pelle degli studenti
«Questo Governo prova a convincere l’Europa a bloccare la procedura d’infrazione per debito eccessivo, e lo fa sulla pelle dei suoi studenti. È inaccettabile che manovre propagandistiche e dannose come il reddito di cittadinanza e la flat tax, uniti a una gestione scellerata del debito pubblico, debbano ricadere sugli studenti italiani».