La notizia che ci sarebbe un accordo tra Ministero dell’Istruzione e sindacati per far pagare alle scuole e non agli interessati il costo dei tamponi, ci lascia sgomenti per le seguenti ragioni:
1. I sindacati vanno ascoltati, ma il Governo deve decidere per il bene della collettività. Spesso i sindacati riportano interessi parziali, come in questo caso quello della minoranza dei docenti no vax, rumorosa, ma minoranza.
È uno schiaffo alla maggioranza dei docenti che ha sentito il dovere civico di vaccinarsi.
2.Si tolgono risorse alle scuole per l’emergenza, dovendo esse pagare il costo dei tamponi di questi no-vax alle ASL.
3.Si sancisce il diritto a non vaccinarsi. Nel momento in cui io governo ti pago i tamponi, vuol dire che rispetto la tua scelta a non vaccinarti, il contrario di quanto vuole ottenere il green pass: ti obbligo a vaccinarti, altrimenti paghi a tue spese il costo dei tamponi.
I sindacati, in questo caso hanno scambiato lucciole (il dovere civico di vaccinarsi per tutelare la salute di se stessi e degli altri)c on lanterne (una paventata “repressione” perché non si rispetta il diritto a fare quel che mi pare, a scapito della salute degli altri). Ma dispiace che il Ministero si pieghi a queste pretese. Il Governo ne perde di credibilità.
Dopo aver sollecitato a vaccinarsi tutti per avere l’immunità di gregge e difendere gli immunodepressi che non si possono vaccinare, adesso sancirebbe il diritto a non vaccinarsi.
Eugenio Tipaldi