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I PCTO restano, Cangemi (PCI) attacca: “Rischiosi e dannosi didatticamente”

Neppure il nuovo DPCM 18 ottobre ha previsto cambiamenti sui PCTO (I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), meglio conosciuti come Alternanza Scuola-Lavoro. Infatti, i percorsi, ad oggi, non sono stati oggetto di misure restrittive per il contenimento dell’emergenza sanitaria e continuano a svolgersi con regolarità. A ciò si oppone Luca Cangemi (PCI), il quale ne chiede una sospensione immediata in quanto rischiosi e dannosi didatticamente.

Il Governo dice sì ai PCTO

Nel decreto dello scorso 13 ottobre si legge come il Governo abbia deliberato la sospensione, fino alla scadenza del decreto fissata nelle premesse al 13 novembre prossimo, di attività extra scolastiche, tra cui laboratori presso musei e visite per gemellaggi con istituti di altre città. A non essere entrati nel piano di sospensione sono rimasti, invece, i PCTO.

La scelta sarebbe stata motivata dal fatto che tali attività, essendo già programmate dalle scuole, anche se non ancora avviate, prevedono gruppi esigui di studenti e, quindi, una maggiore possibilità di gestione dal punto di vista delle misure anti Covid-19.

Cangemi (PCI), non ci sta

A sollevare la questione è Luca Cangemi, responsabile scuola del Partito Comunista Italiano. Secondo quanto affermato da Cangemi: “I percorsi scuola devono essere immediatamente sospesi. È assai paradossale come in queste settimane terribili per la scuola gli organi collegiali degli istituti superiori, siano chiamati a organizzare percorsi che prevedono rapporti con imprese e presenze di studenti e docenti nei luoghi di lavoro. Difficile immaginare qualcosa di più folle, rispetto ai rischi di contagio, con una pandemia in corso.”

Continua il responsabile scuola PCI: “È quindi assolutamente necessario che vengano evitati rischi enormi per docenti, studenti e per gli stessi addetti alle attività produttive coinvolte. È sorprendente, inoltre, come al Ministero dell’Istruzione nessuno abbia rilevato come l’emergenza sanitaria in corso aumenta a dismisura gli oneri organizzativi e comprima il tempo scuola. I docenti e gli studenti non hanno quindi tempo da perdere e devono concentrarsi sugli assi centrali dell’attività didattica.”

Per Luca Cangemi, infine, lo strumento dei PCTO, tanto discutibile e di cui qualche esponente dell’attuale maggioranza aveva promesso l’abolizione, è un problema che passa in secondo piano, in quando è necessario concentrarsi sulle attività didattiche.

Sara Adorno

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