Quanto è “strana” l’Italia! Quanto sono strane e contraddittorie le numerosissime leggi e gli intricatissimi cavilli legislativi che riescono, grazie alla lungimiranza dei nostri “politici di mestiere”, a stravolgere la nostra vita, soprattutto quella del docente.
È ciò che è accaduto con l’emendamento Bucalo, che “riesuma” chi è riuscito a sfuggire, dopo molteplici lotte, animate – speriamo – dal desiderio di cambiare il volto della scuola del domani alla morsa della giustizia italiana, in molti casi non sempre garante dei diritti di tutti gli italiani.
Diciamo “tutti”, poiché in questa storia infinita c’è anche chi, come noi (nutrito gruppo di aspiranti dirigenti scolastici) non ha avuto il privilegio di essere “bagnati” dall’acqua miracolosa di madre FORTUNA.
E sì! SIAMO NOI, quelli a cui stato negato il diritto di accedere alla prova scritta, tenutasi a Roma il 13 dicembre del 2018. Un giorno indimenticabile durante il quale aspiranti dirigenti ricorrenti, provenienti da ogni dove, sostengono la prova scritta, mentre noi lì a guardare quanto la giustizia italiana fosse ingiusta, pertanto non equa con tutti, pur avendo le stesse motivazioni.
VI STARETE CHIEDENDO PERCHÉ NON CI SIAMO FATTI SENTIRE PRIMA! Perché, pensando e ripensando al nostro insidioso iter concorsuale (caratterizzato da momenti di fiducia nella Signora Giustizia e da lunghissimi momenti di sfiducia perché piombati nel baratro dell’incertezza e dell’indifferenza), non abbiamo avuto il coraggio, negli ultimi mesi, di “urlare” all’Italia e al mondo la nostra condizione di “figli illegittimi”.
Uscire allo scoperto significa far capire almeno che esistiamo, visto che la Politica non ha pensato a chi è stato leso sul serio. Non c’è niente di male, vero? Almeno in questa occasione abbiamo il diritto di parlare?
Cosa vediamo noi “GRUPPO DEGLI INVISIBILI”… vediamo tanti aspiranti dirigenti che sono stati ascoltati o, paradossalmente, accontentati. Fra gli altri, c’è chi non ha superato la preselettiva ed ha potuto sostenere lo scritto pur non avendolo superato; c’è chi ha superato lo scritto e non l’orale; c’è chi ha superato scritto e orale, anno di prova e ha rinunciato all’incarico… e tante altre combinazioni che, per alcuni anni, hanno dominato testate giornalistiche di ogni orientamento politico.
A differenza di costoro, noi, GRUPPO DEGLI INVISIBILI, non siamo stati ascoltati; siamo stati dimenticati per l’ennesima volta! Siamo stati tagliati fuori da un emendamento, che non tiene conto delle diverse forme di ingiustizia amministrativa.
Vi ringraziamo se proverete a capire… saremo indifferenti se cercherete di giudicarci… Nulla ci può offendere oramai!
Il gruppo degli invisibili
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