L’appello del Gruppo di Firenze:
Un anno fa 558 docenti e dirigenti delle scuole italiane sottoscrissero una dichiarazione che così si concludeva:
“Noi sottoscritti commissari e presidenti di commissione dichiariamo pubblicamente che ci impegneremo per far sì che gli esami si svolgano in un clima sereno, ma nel rispetto della legalità, dell’equità e dell’imparzialità, tutela del prestigio della scuola italiana, di coloro che vi operano con ammirevole impegno e dei tanti studenti che si preparano con serietà a questa importante prova”.
Questa pubblica assunzione di responsabilità riuscì a porre all’ordine del giorno il problema della regolarità degli esami, cioè ancora una volta del rispetto delle leggi, dell’etica pubblica e dell’educazione dei giovani a questi valori.
Un contributo importante lo dette anche la contemporanea pubblicazione di Ragazzi si copia di Marcello Dei, che dimostrava una diffusa sottovalutazione morale del copiare e del far copiare.
Certamente la sensibilità in proposito è molto aumentata, ma modificare in profondità un costume radicato richiede tempo e perseveranza. Soprattutto non ci pare adeguata la consapevolezza in proposito del Ministero dell’Istruzione.
Per questo abbiamo pensato di tornare sull’argomento e di riprendere l’iniziativa in due modi:
– scrivendo una lettera al Ministro anche a nome dei 558 firmatari;
– invitando questi ultimi e chi altri volesse farlo a inviare brevi messaggi al ministro Profumo (segreteria.particolare@istruzione.it) e per conoscenza ai sottosegretari Elena Ugolini (segreteria.ugolini@istruzione.it) e Marco Rossi Doria (segreteria.rossidoria@istruzione.it).
Ecco un esempio puramente indicativo di mail al ministro, che potrà essere integrato, rielaborato o sostituito piacere:
Gentile Ministro, Le chiedo di garantire la regolarità dei prossimi esdami di Stato, dando disposizioni per una vigilanza veramente rigorosa e mettendo in atto tutte le iniziative normative e tecniche utili a far sì che vengano premiati il merito e l’impegno invece della furbizia e della slealtà.
Una volta inviata la mail, vi preghiamo di inoltrarla anche a noi (gruppodifirenze@libero.it), per consentirci di avere un’idea del numero di messaggi spedito al Ministro. Vi invitimo inoltre a diffondere l’iniziativa.
Tra le lettere che fin qui ci sono state segnalate c’è anche quella del presidente della Associazione Nazionale Presidi (Anp), Giorgio Rembado.
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