La legge 107, ovvero l’enorme castello di sabbia della “buona scuola”, continua la sua costruzione. Noi docenti non siamo semplici dipendenti pubblici, siamo educatori e vogliamo una scuola migliore. Pretendiamo di essere protagonisti del nostro lavoro. Per questo ci avvaliamo dell’unico mezzo ancora di nostro diritto per contrastare una riforma non voluta e per niente condivisa.
Il governo attuale, fotocopia di quello RENZI, ha varato con l’accordo di un ministro non esperto nel settore scuola, la signora Fedeli, 8 deleghe dando inizio all’opera finale di destrutturazione della scuola.
Il 17 marzo 2017, UNICOBAS CIB, COBAS, USB, ANIEF e FEDER ATA, hanno indetto uno sciopero generale per tutto il comparto scuola. Per dire no alle 8 deleghe che compromettono la nostra istituzione scolastica.
Scendiamo in piazza per contrastare:
– il sistema di reclutamento dei docenti che non riconosce le abilitazioni già conseguite;
– la diminuzione del numero dei docenti di sostegno;
– la centralità dell’alternanza “scuola-lavoro In forma di apprendistato gratuito;
– il sistema 0-6 non gratuito per le famiglie che unifica gli asili nido alle scuole dell’infanzia statali abbassandone notevolmente il livello di centralità educativa e formativa;
– gli INVALSI come assurda forma di valutazione/quiz;
– la chiamata diretta;
– la mobilità coatta.
Ci chiediamo inoltre perché i sindacati confederali non abbiano deciso di unirsi a questa giornata per unosciopero unitario e generale ma addirittura ne indicono uno precedente (nonostante la data del 17 fosse stata già resa nota e sottoscritta due mesi fa) scegliendo come giornata l’8 di marzo.
Data simbolica per motivi di genere, che poco hanno a che fare con i problemi di tutta la scuola e di tutti coloro che ci lavorano. Lo sciopero mondiale proclamato dalle donne rischia di decentrate l’attenzione dai problemi della scuola e di tutti gli operatori scolastici, uomini e donne, portandola FALSAMENTE sui diritti negati della GAE infanzia.
Ricordiamo a questi sindacati che i diritti delle donne vanno si reclamati… ma non confusi!
Le donne non lavorano solo nella scuola. E nella scuola ci sono anche gli uomini.
Questo è un tentativo di dividere la categoria e di affondare l’unico sciopero che riguarda il nostro NO a tutta la legge 107.
Pertanto il fondatore e amministratore del gruppo* prof. Marco Monzù Rossello, l’amministratrice e responsabile Ufficio Stampa prof.ssa Luigina Favale e l’amministratore Tommaso Talli, si fanno portavoce di 36mila persone, appoggiano e condividono i motivi dello sciopero del 17 marzo e ritengono la scelta di questa data l’unica condivisibile per tutti i docenti, precari e ATA.
Il gruppo Facebook “Scuola Accoglie Tutti” (36500 iscritti) appoggia e sostiene lo sciopero del 17 marzo.
Il gruppo “Scuola Accoglie Tutti” è raggiungibile al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/groups/grupposcuola/