La didattica laboratoriale è l’oggetto di una campagna di sensibilizzazione promossa dal progetto “Tutto a scuola”. Nella presentazione se ne afferma l’efficacia, in particolare nell’ambito dell’insegnamento della matematica che prenderà avvio “dopo l’inevitabile spiegazione”.
La spiegazione iniziale circoscrive il campo del problema, definisce il compito, fornisce le regole risolutive e… condiziona il lavoro di classe.
La spiegazione iniziale stravolge il significato di laboratorio sviluppato nei regolamenti di riordino del 2010.
Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei, previsto dal DPR 15 marzo 2010, n. 89 [All. A] ad esempio, analizza il lavoro scolastico per valorizzare gli aspetti necessari al conseguimento del fine istituzionale. Tra questi: “La pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari” e “L’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche” .
Le due indicazioni introducono un cambiamento culturale e nuove prospettive didattiche. Il tradizionale concetto “disciplina” è arricchito: le conoscenze sono da integrare con i problemi che le hanno generate e con i procedimenti che hanno condotto alla relativa soluzione. Sul versante didattico il cambiamento è profondo. Il metodo cattedratico non è in grado di veicolare la nuova immagine delle discipline: il metodo disciplinare si acquisisce applicandolo (1). I docenti sono chiamati a individuare i tipici problemi disciplinari, utilizzandoli per realizzare i loro piani di lavoro.
Il fondamento della didattica laboratoriale è lo sviluppo e il potenziamento delle capacità degli studenti: le discipline sono “strumenti e occasioni”.
Si propongono alcuni esempi:
Il teorema di Pitagora – per la 5ª classe primaria – e prima secondaria primo grado
Il principio di Archimede – per la scuola secondaria di primo grado
Percorso didattico su numeri naturali e sistemi di numerazione
Usiamo i logaritmi per riordinare la scuola
Problema – modello – esecutore – introduzione alla programmazione
Problemi – medodi – concetti dell’economia aziendale
La cultura informatica per promuovere competenze
Intelligenza artificiale: un assaggio
(1) “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, e acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”).
di Enrico Maranzana
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