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Il lato scientifico di Halloween: la verità dietro zombie, vampiri, streghe e altri miti

E se vampiri, zombie, streghe e lupi mannari esistessero veramente?

Calma, calma, intendo dire che la fantasia si aggrappa sempre alla realtà e che l’esistenza di questi “mostri” è legata a spiegazioni a volte molto più terrene di quanto non si creda…

I vampiri per esempio: non solo frutto della mente di grandi scrittori o di leggende popolari. Le porfiria è una malattia genetica che rende la pelle estremamente sensibile alla luce solare, i malati evitavano il sole sintomo che veniva curata facendo… bere sangue. Inoltre poteva causare il ritrarsi delle gengive, facendo sembrare i denti più lunghi. Capite?

E che dire degli zombie? Recentemente si è scoperto che alcuni casi di “zombificazione” potrebbero essere stati causati dalla tetrodotossina, una potente neurotossina che può indurre uno stato simile alla morte. E ancora la rabbia, la malattia più temuta di tutte, con i suoi sintomi di aggressività e confusione, potrebbe aver contribuito a questa leggenda. Non a caso nel famosissimo film 28 giorni dopo, gli zombie non sono altro che esseri umani affetti da un’epidemia di rabbia!

Le streghe? Molte donne accusate di stregoneria nel Medioevo potrebbero aver sofferto di disturbi psichiatrici, oppure semplicemente essere state vittime dell’ergotismo, un’intossicazione causata da un fungo presente nella segale che provoca allucinazioni, e che in passato colpiva molte persone anche nella stessa zona!

Persino i lupi mannari hanno una spiegazione scientifica: la ipertricosi, una condizione che causa una crescita anomala dei peli su tutto il corpo. E la licantropia clinica, un disturbo psichiatrico in cui il paziente crede di trasformarsi in lupo, deve aver dato il suo contributo alla leggenda.

Quindi la prossima volta che vi travestite per Halloween, ricordatevi: state indossando non solo un costume, ma un pezzo di storia della medicina! E la vera domanda rimane: la scienza ha reso queste creature meno spaventose, o ha solo aggiunto un nuovo, inquietante livello di realismo a questa festa?

Dario De Santis

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