La professione di infermiere sanitario col tempo assumerà sempre più rilievo e ad oggi in Italia sono oltre 430mila. Secondo i dati della ricerca che il Censis ha presentato all’ultimo congresso nazionale dell’Ipasvi, 8,7 milioni di italiani chiedono sul territorio prestazioni infermieristiche per le quali hanno speso in un anno oltre 2,7 miliardi. Se a questo si aggiunge poi il rispetto delle norme europee che hanno stabilito precisi riposi obbligatori, di infermieri ne servirebbero quasi 18mila in più.
In un anno si sono rivolti a un infermiere privatamente circa 8.700.000 cittadini italiani (il 17,2% dei cittadini maggiorenni). Ma la domanda potenziale di assistenza infermieristica è molto superiore: in Italia sono oltre 3,1 milioni le persone non autosufficienti e poi ancora in dodici mesi la spesa privata per prestazioni infermieristiche è stata pari a 2,7 miliardi di euro, di cui oltre 2,3 per assistenza prolungata nel tempo e 358 milioni per le prestazioni una tantum.
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Ancora migliori le prospettive future, perché sulla necessità di aumentare il numero di infermieri c’è un ampio consenso sociale, e perché alla professione di oggi si chiedono competenze sempre più specifiche, in linea con la rinnovata domanda di salute.