E’ questa la fotografia di un fenomeno che vede crescere negli ultimi anni lo studio della lingua tedesca in Italia e il numero degli italiani che vanno a studiare in Germania. E tra coloro che puntano sulla lingua di Goethe per avere maggiori possibilità di entrare nel mondo del lavoro, ci sono professioni che vanno per la maggiore: medici, infermieri, ingegneri ed economisti.
E’ questa una novità assoluta soprattutto guardando al settore della sanità. Se negli anni scorsi, infatti, coloro che studiavano tedesco erano soprattutto gli iscritti a facoltà umanistiche, oggi il profilo è cambiato anche in ragione della crescente offerta di lavoro in altri settori che viene dalla Germania o dalle aziende tedesche in Italia. Per questo motivo il Goethe-Institut ha dato vita al progetto “Al lavoro col tedesco”, una serie di iniziative volte a rispondere in maniera adeguata alla crescente domanda di corsi mirati per le professioni.
Dal corso per i medici, al corso per scrivere un curriculum e sostenere un colloquio di lavoro, ai corsi in Germania che alternano fasi di studio in aula a fasi di tirocinio in azienda, l’insegnamento del tedesco è diventato più specifico e mirato sul mondo professionale. Un fenomeno che riguarda ormai tutti i Goethe-Institut del Sud Europa. Da marzo scorso inoltre il Goethe-Institut collabora con la Zav, il dipartimento dell’Agenzia Federale del Lavoro che si occupa della ricerca del personale all’estero. Ma il progetto ‘Al lavoro col tedesco’ riguarda anche e soprattutto le scuole, dato che crea un gemellaggio tra gli istituti tecnici, dove si studia il tedesco, e le imprese tedesche o italiane che hanno rapporti commerciali con la Germania. Un modo per facilitare l’apprendistato già a partire dai banchi di scuola, avvicinando così i giovani al mondo del lavoro
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