Il Liceo Artistico Statale Di Napoli è una scuola multiculturale: il numero degli studenti CNI e NAI (compresi i rifugiati di guerra) è molto elevato ed aumenta in maniera progressiva ogni mese (ad inizio anno scolastico sono stati censiti n. 65 studenti CNI, dei quali n. 12 NAI). Il Liceo è, inoltre, caratterizzato da un elevato numero di studenti con disabilità, dsa e bes, ed è situato in una zona di Napoli ad elevata povertà educativa e forte pressione immigratoria.
Consapevole che la multiculturalità è un fenomeno strutturale da gestire con misure efficaci e pratiche condivise, e che la diversità culturale è risorsa per il territorio nonché patrimonio sostenibile, il Liceo non è rimasto indifferente e si è attivato, nel corso degli ultimi tempi, adottando misure tese all’inclusione degli studenti con background migratorio, da affiancare a quelle già previste per l’inclusione – scolastica e sociale – delle persone con disabilità. Obiettivo da raggiungere è il progressivo passaggio del Liceo da scuola multiculturale a scuola interculturale per l’inclusione scolastica di tutti e di ciascuno, nel rispetto della normale specialità di ogni studente.
E’ stata istituita la Commissione per l’Intercultura; è stato adottato il Protocollo di accoglienza, inclusione ed empowerment degli studenti con background migratorio; sono stati istituiti tre corsi di Italiano L2 (livello A1, A2 e B1), ma soprattutto è stata creata una solida rete sociale con il territorio e il terzo settore per garantire agli studenti, soprattutto ai rifugiati di guerra, ogni forma e tipo di tutela: da quella assistenziale (si pensi ai kit scolastici e ai pacchi alimentari) a quella legale e sanitaria. In particolare, con l’ente del terzo settore.
Tra parentesi – molto attivo sul territorio napoletano – è nata una solida collaborazione, costellata da tante iniziative a cui hanno partecipato molti studenti del Liceo. Tra queste la Call for artists, realizzata nell’ambito del progetto SCIC Napoli, finanziato dal Fondo Politiche Migratorie e attuato dal capofila Comune di Napoli. La call si è conclusa con la selezione di cinque nostri studenti, dei quali due sono rifugiati di guerra ed una è persona con disabilità. Tra le altre persone selezionate vi è anche la madre di una nostra studentessa rifugiata di guerra. Un esempio virtuoso di inclusione scolastica e sociale che vede l’arte quale driver di inclusione. Le opere delle persone selezionate sono esposte presso il Liceo Artistico Di Napoli in una mostra collettiva, che rientra tra le buone pratiche di inclusione del Liceo, coordinate dalle prof.sse Katia Pirozzi e Sara Amato; il giorno 22 marzo si è tenuto il vernissage al quale hanno partecipato in tanti tra studenti, docenti, familiari ed esponenti della società civile.
La mostra è visitabile fino al 12 aprile. Le opere della studentessa con grave disabilità sono state raccolte in un libro di artista “Quaderno in caviardage”, che prossimamente sarà presentato in consessi accademici, dato il grande interesse che ha suscitato sia a livello pedagogico che artistico che sociologico.
Sara Amato
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