I dati delle iscrizioni a scuola per il 2019-2020 parlano chiaro: il Liceo Scientifico è l’indirizzo di studi di riferimento per la scuola italiana.
Il 25,5% degli studenti quattordicenni lo ha scelto e in particolare cresce l’opzione Scienze applicate (8,6%, contro il 15,4% dell’ordinario).
Necessario, però, lavorare sull’irrobustimento e l’omogeneità della formazione scientifica.
Il liceo scientifico approfondisce la cultura liceale nella prospettiva del rapporto fra la tradizione umanistica ed i saperi scientifici, sviluppa i metodi propri della matematica e delle scienze fisiche e naturali, permette di individuare le interazioni fra le diverse forme del sapere e di giungere così ad una visione complessiva ed articolata della realtà.
Senza latino sarebbe meglio? Lo spettro del latino manda in ansia la maggior parte degli studenti che si iscrive al liceo scientifico. La riorganizzazione dell’assetto scolastico, grazie alla riforma Gelmini, ha dato vita, sulle ceneri della vecchia sperimentazione del liceo scientifico tecnologico (seppur con molta meno didattica pratica in laboratorio), a due nuove tipologie di scientifico.
Quello delle scienze applicate, con più ore di scienze, e quello sportivo, con più ore da dedicare alle discipline motorie a discapito della vecchia lingua latina.
Questi nuovi indirizzi hanno catturato l’attenzione e sono divenuti la scelta di numerosi ragazzi.
Il latino, infatti, è probabilmente la materia che spaventa più di ogni altra la maggior parte degli studenti, nonostante negli ultimi anni sono numerose le scuole medie nelle quali si sta reintroducendo qualche ora di grammatica latina.
Molti studenti credono che la difficoltà del liceo stia tutta lì, dunque in un certo senso si illudono che i due indirizzi siano più facili e agevoli dello scientifico tradizionale. In realtà non è così.
Certo, l’impianto scolastico resta comunque quello di un liceo, dunque presuppone da parte dello studente un valido metodo di studio, buone capacità di apprendimento e soprattutto una dose massiccia di buona volontà.
Inoltre, non è di certo evitando gli ostacoli e ricercando la via più facile che lo studente potrà trovare il proprio posto nella società.
Basti pensare all’università, dove esistono esami obbligatori e propedeutici, ma soprattutto a tutti quegli ambiti della vita in cui è impossibile ritrovarsi la strada spianata senza alcuno sforzo o spirito di sacrificio.