L’alternanza scuola-lavoro (asl), resa generalizzata dall’art 1 comma 33 della Buona Scuola, rischia di diventare una “patata bollente” per le nostre istituzioni scolastiche di II grado, se non adeguatamente affrontata.
C’è infatti una montagna di cose da fare, soprattutto se le si vuol fare bene.
Sulle scuole italiane, tra l’altro, stanno piovendo innumerevoli proposte di servizi, non sempre all’altezza e spesso di modesta entità.
Pertanto, occorre adottare soluzioni efficaci, di comprovata competenza ed all’insegna dell’innovatività, al fine di promuovere risultati di qualità in tutti gli alunni.
A tal proposito, come ampiamente già documentato dal nostro Giornale, ricordiamo ai nostri lettori la significativa esperienza denominata “Braillando insieme”, che è stata realizzata nel corso del passato anno scolastico, presso il Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Catania e che lo scorso 15 novembre, in occasione della giornata nazionale “Alternanza scuola-lavoro nei licei: Impresa possibile”, è stata premiata dal Sottosegretario al Miur Gabriele Toccafondi presso la sede del Ministero in Viale Trastevere, come una delle migliori “buone prassi” di asl delle scuole secondarie italiane.
Tale iniziativa, proprio grazie al metodo di lettura e scrittura Braille, ha impegnato gli studenti dell’attuale V H della scuola etnea in un progetto realmente inclusivo di alternanza scuola-lavoro, presso il locale Polo Tattile Multimediale “Stamperia Regionale Braille”.
Sfruttando al meglio il “nuovo” Piano di formazione obbligatorio, Gabriella Chisari, dirigente scolastica del Galileo Galilei di Catania, ha deciso di scommettere proprio sulla promozione dell’inclusione degli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali) e DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), individuandola tra le priorità strategiche da fare acquisire ai docenti del proprio liceo, mediante apposite iniziative formative.
Al riguardo, il Collegio Docenti dell’istituto etneo ha ritenuto opportunamente che anche la nuova pratica dell’alternanza scuola-lavoro, introdotta nel sistema formativo ed educativo dalla Legge 107/15, potesse davvero aiutare il Galilei a raggiungere il nobile scopo di promuovere un modello di scuola più inclusiva e di qualità.
Braillando insieme ha preso avvio alla fine del mese di novembre del 2016 e si è concluso il 26 maggio 2017, con il Liceo Galilei che insieme agli “amici” del Polo Tattile di Catania, del quale si ringraziano in particolare il Direttore generale Pino Nobile ed il Presidente Nino Novello, ha sortito la realizzazione da parte dei 25 alunni della VH una mappa tattile della scuola e la produzione in Braille, in Large-Print (a caratteri ingranditi) e in formato digitale alcuni capitoli tratti da diverse opere di Galileo Galilei.
Di qui, per dare un carattere “strutturale” al progetto, l’idea di chi scrive, in qualità di Tutor del progetto, di coinvolgere, anche per il corrente anno scolastico, una nuova classe del Liceo catanese che, in alternanza presso la Stamperia Regionale Braille e il suo Polo Tattile Multimediale, trascodificherà in nero-braille (alfabeto convenzionale più Braille), per la prima volta nel mondo, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, per farla girare in tutte le scuole italiane, e in seguito anche di farne arrivare una copia in inglese al Palazzo dell’ONU.
L’auspicio è che il Miur sposi tale edizione altamente “inclusiva” della Convenzione ONU, facendola diventare il “manifesto” della scuola italiana contro tutte le barriere e discriminazioni e per i diritti umani.
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