Il linguista Massimo Arcangeli non torna indietro: è un plagio le tesi finale della Ssis realizzata quasi dieci anni fa dall’attuale ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Ospite della trasmissione radiofonica Un Giorno da Pecora, il 14 gennaio su Rai Radio1, l’ordinario di Linguistica all’Università di Cagliari, ribadisce quello che ha scritto domenica scorsa su ‘Repubblica’.
“Se la tesi della Azzolina è un plagio? Secondo me si, comunque sto esaminando le altre 38 pagine rimanenti per dare un giudizio più completo sulla questione, completerò l’analisi domani”, dice Arcangeli.
I conduttori gli chiedono se la ministra “grillina” si dovrebbe dimettere: il professore dice “sì e comunque dovrebbe fare subito una cosa: chiedere scusa (stessa richiesta è stata fatta da diversi parlamentari leghisti ndr). Può esser stata anche una leggerezza, ma dovrebbe chiedere scusa per aver affrontato in modo così leggero quella tesi”.
Arcangeli dice di avere “esaminato l’estratto disponibile on line di questa relazione: nelle prime tre pagine – spiega – ho riscontrato per il 50% passi che non erano citati né riportati in bibliografia. Se trovo interi passi che non sono virgolettati mi approprio del pensiero altrui e se nella bibliografia di un lavoro non trovo il riferimento ai testi a cui si è attinto…”.
Poi rivela di aver riconosciuto a memoria una citazione tratta da un famoso volume, e di aver pensato: “saranno saltate le virgolette. Ma non ho trovato riferimenti in nota né altro”.
Su come abbia riscontrato l’anomalia nella tesina di fine corso, il docente universitario spiega che non si è trattato proprio di un caso: “navigavo in internet, stavo facendo delle ricerche on line anche sulla Azzolina, perché c’erano delle cose che non mi quadravano”.
“Sembrerebbe che lei abbia quasi preso di mira Azzolina”, gli fanno notare. “No, non ce l’ho assolutamente con lei”, chiosa il professore.
L’impressione, però, è che Arcangeli abbia “puntato” la ministra: già la scorsa estate, nel corso di un’intervista rilasciata sempre a Repubblica, l’accademico, che era stato presidente di commissione del concorso per dirigenti scolastici al quale Azzolina ha partecipato, vincendolo, aveva avuti modo di sottolineare che la “grillina” aveva fatto registrare zero punti su sei in informatica e una prova non sufficiente in inglese.
La posizione di Arcangeli, inoltre, confligge con quella del Fatto Quotidiano, che nella stessa giornata ha ribaltato la versione del professore, perché la trattazione del ministro non sarebbe una vera e propria tesi, ma solo “un resoconto dell’esperienza del tirocinio”.
E, soprattutto, scrive la testata giornalistica, nella 30 pagine successive all’introduzione, dove si descrive nel dettaglio l’esperienza di tirocinio, non appare nessun testo ripreso senza essere correttamente citato. E la presenza dei brani non virgolettati sarebbe servita a introdurre il concetto di “ritardo mentale”: cioè la “cornice teorica all’argomento”. In pratica fornirebbero solo delle definizioni.
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