Categorie: Politica scolastica

Il M5S difende il docente vestito da donna: gesto coraggioso!

“La legge italiana garantisce gli individui dalle discriminazioni di natura sessuale e, ormai da decenni, consente la transizione sessuale”.

A sostenerlo è Francesca Businarolo, deputata del Movimento 5 Stelle, sul caso dell’insegnante di Fisica di San Donà di Piave, presentatosi in classe vestito da donna e che agli allievi avrebbe detto: “da oggi chiamatemi Cloe”. Quanto accaduto è stato prima denunciato da uno dei genitori dell’istituto, Facebook, e poi fortemente condannato dell’assessore veneto all’Istruzione Elena Donazzan.

Secondo l’esponente “grillino” appaiono “particolarmente gravi le parole dell’assessore regionale che chiede di rimuovere un’insegnante ritenuto all’altezza da studenti, genitori e dallo stesso preside della scuola solo perché ha cambiato abbigliamento, peraltro in accordo con un processo medico già iniziato. Nelle sue dichiarazioni, l’assessore confonde orientamento sessuale e identità di genere, mostrando di non avere per nulla chiari i termini della questione”.

 

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Dello stesso avviso è Arianna Spessotto, deputata veneziana del Movimento 5 Stelle: “sono sicura che il gesto coraggioso di questa insegnante che non le sarà sicuramente costato poco, farà accrescere la stima degli studenti nei suoi confronti e li aiuterà a riflettere, anche con le proprie famiglie, su dei temi che tendono solitamente ad esser nascosti sotto il tappeto. Le parole dell’assessore Donazzan sono quanto di più inopportuno si potesse sentire da un rappresentante delle istituzioni e dovrebbe essere chiamata a risponderne. Mi auguro che anche chi si è tanto scandalizzato per l’accaduto possa cogliere questo gesto da un’altra prospettiva”.

Intanto, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Jacopo Berti, annuncia un’interrogazione: “Quella di Donazzan è solo l’ultima gaffe di una serie a cui, purtroppo, i veneti hanno fatto l’abitudine, ma che restano sempre gravi per una persona che ha responsabilità importanti, come quella della politica regionale sull’istruzione. Quanto al docente, finché sa insegnare bene, sta benissimo al suo posto, come ha ben sottolineato il dirigente scolastico dell’istituto”.

 

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Alessandro Giuliani

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