“Con l’approvazione dell’articolo 9, che definisce i nuovi poteri del preside, Renzi sta portando a compimento un progetto pericolosissimo, per i cittadini onesti: esportare il modello clientelare sul quale si fonda il potere di questi partiti, anche alla scuola”. Così in una nota i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura. “Il M5S – si legge – è riuscito almeno a mettere una piccola pezza rispetto alla voragine che stanno creando: grazie ad un nostro emendamento approvato, a prima firma Silvia Chimienti, la chiamata da parte del preside dovrà avvenire ‘in assenza di conflitti d’interesse avendo riguardo a possibili collegamenti soggettivi e/o di parentela del dirigente scolastico con i docenti iscritti negli ambiti territoriali.
“Governo e maggioranza oggi – dicono ancora – hanno anche ricevuto un plauso di cui non andare fieri: ‘Nella Buona Scuola di Renzi vediamo raccolti molti spunti che Confindustria aveva suggerito’. Il parere positivo che arriva da viale dell’Astronomia non ci piace affatto: la scuola non e’ un’azienda ma una comunita’ e questo lo sanno bene tutti coloro i quali questa realta’ la vivono tutti i giorni”. “In sintesi, il preside diventa un manager che decide quali insegnanti devono lavorare nel suo istituto e cosa e come dovranno insegnare, i docenti vincitori di concorso saranno assunti con zero tutele e stipendi da fame e, infine, con le donazioni del 5×1000, ci saranno scuole di serie A e scuole di serie B. Questa non e’ istruzione, ma distruzione”, concludono i deputati grillini.
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