Lo annuncia la senatrice del Movimento 5 Stelle Enza Blundo, prima firmataria della mozione di sfiducia nei confronti del Ministro dell’Istruzione. “Dopo l’inversione delle prove del 29 e del 31 ottobre – spiega Blundo -, l’annullamento del concorso con tanto di annunciata ripetizione delle prove per il 7 novembre ed il successivo ripensamento del Ministro Giannini con la convalida del concorso attraverso la folle ‘neutralizzazione di 4 domande’, dopo la violazione dell’anonimato e la successiva manomissione informatica di oltre 10.000 prove, siamo ormai all’epilogo di questa triste vicenda. Tutte queste irregolarità hanno generato un Tribunale Amministrativo che rigetta i ricorsi e condanna addirittura i ragazzi alle spese del processo, mentre l’organo superiore il Consiglio di Stato accoglie i ricorsi rimettendo nuovamente la decisione al Tar.
E’ un ping pong istituzionale inaccettabile in cui il Ministro non è ne’ arbitro della competizione, ne’ giocatore e, o subisce gli eventi passivamente, o difende maldestramente il proprio operato facendo danni su danni”. “La Giannini – continua – è responsabile di fronte ai medici e alle migliaia di famiglie danneggiati dall’incapacità di una classe dirigente che non ha saputo preservare i principi di regolarità, correttezza, merito e legalita’ di un concorso pubblico dopo anni di sacrifici e rinunce. Si stanno ledendo i diritti e gli interessi di migliaia di medici, favorendo l’esodo delle intelligenze e costringendo i nostri giovani medici a specializzarsi all’estero. Ignorando le decisioni della Giustizia Amministrativa, si calpestano a più riprese i diritti costituzionali alla formazione e al lavoro di tanti giovani medici, ormai laureati ed abilitati all’esercizio della professione, ma privi della necessaria specializzazione indispensabile per lavorare in Italia”. (Agi)